“L’ennesimo annunciato scempio del territorio lombardo”. Così Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, ha commentato in una nota la notizia del via libera alla superstrada Vigevano-Malpensa durante la seduta odierna, presieduta dal Premier Paolo Gentiloni, che ha visto la presenza anche del Ministro Graziano Del Rio e del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
Un’opera sproporzionata per una domanda di mobilità modesta
La nuova superstrada ha una lunghezza complessiva di 20 km e da Vigevano taglia in due il Parco del Ticino per poi attraversare le terre agricole del Parco Sud e collegarsi allo svincolo sud della Malpensa-Boffalora. Secondo l’associazione ambientalista si tratta di “un’altra opera del tutto sproporzionata a fronte di una domanda di mobilità assolutamente modesta, che non porterà alcun beneficio per i pendolari ma, in compenso, danni enormi al territorio agricolo e al sistema idrico”.
Si ignorano le reali esigenze del territorio
“A quattro giorni dalle elezioni va in onda l’ennesimo annunciato scempio del territorio lombardo – ha sottolineato nella nota Meggetto – Regione Lombardia fino all’ultimo lascia un’eredità pesante ai lombardi complice il Governo, che ha mostrato completa sordità alle istanze sollevate a partire dal mondo agricolo, primo danneggiato dalla realizzazione della Superstrada su terreni produttivi e inclusi in Parchi Regionali”.
“D’altro canto – ha aggiunto il Presidente di Legambiente Lombardia – in 5 anni di Governo Maroni, la politica delle grandi opere inutili e del cemento ha mostrato tutta la cecità possibile. Si preferiscono le opere viabilistiche sproporzionate dai costi economici e ambientali, invece di far fronte alle reali esigenze del territorio. Forse chi sta a Roma non se n’è accordo, ma esiste un problema di collegamenti per l’abbiatense e riguarda vistosamente la direttrice ferroviaria verso Milano, infrastruttura anacronisticamente a binario unico”.
I pareri contrari
Tante erano state le voci che si erano levate per esprimere pareri sfavorevoli sul progetto. Al “severo giudizio europeo” , spiega Legambiente nella nota, si affiancano infatti i pareri nettamente sfavorevoli di Città Metropolitana di Milano, dei Parchi del Ticino e Agricolo Sud Milano, dei piccoli comuni stravolti dal progetto, così come le proteste di associazioni ambientaliste, dei Comitati No Tangenziale, degli agricoltori di tutte le organizzazioni – Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. Voci che, ha sottolineato l’Associazione, “non sono state sufficienti a bloccare il progetto di un’opera deliberatamente inutile, che verrà realizzata dalla stessa ANAS che oggi è parte del carrozzone pubblico ANAS-Gruppo FS Italiane”.
“La nuova ‘IRI dei trasporti’ è quella da cui ci si aspettava la vera opera utile per il territorio, ovvero il raddoppio del binario per Abbiategrasso e Vigevano. Così come utile e necessario è il sostanziale miglioramento della viabilità esistente”, ha concluso Legambiente.
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