IL1° gennaio 2002 l’Euro è entrato in circolazione sostituendo la lira. Sono passati vent’anni da quello che è stato il più grande cambio di valuta nella storia monetaria. Oggi il cambiamento climatico e la necessaria transizione ecologica verso un’economia più sostenibile sono due delle principali sfide che la comunità internazionale si trova ad affrontare, insieme alla tutela dei membri più vulnerabili della società dalla povertà energetica.
I fenomeni a cui abbiamo assistito in questi mesi, con i picchi registrati nei prezzi dell’energia, portano ad allargare la questione ad un livello più strutturale. La decarbonizzazione pone infatti ai responsabili delle politiche fiscali e monetarie la necessità di formulare valutazioni sulla resilienza del sistema finanziario di fronte all’esposizione a tali rischi. Anche per le banche centrali le sfide sono e saranno altrettanto profonde.
Su questo argomento, Canale Energia ha intervistato il professore di economia dell’ambiente e dell’energia presso l’università degli studi di Milano, Marzio Galeotti.
Professore, nel 2021 l’economia mondiale è stata scossa da una grave crisi energetica. I prezzi di petrolio, gas ed elettricità sono aumentati con la riapertura delle economie dopo le chiusure imposte in risposta alla pandemia da Covid-19. Dove sono da ricercare le radici economiche di questo shock e in che misura tale volatilità rappresenta una minaccia al Pil nazionale?
Questi sviluppi pongono sfide significative ai governi e alle banche centrali, sia per quanto riguarda la politica fiscale che monetaria. La povertà energetica rappresenta oggi una seria minaccia per la coesione sociale e per il sostegno alle politiche legate al clima. Sul versante fiscale, come giudica la risposta del Governo italiano all’aumento dei prezzi dell’energia?
Secondo le stime Eurostat, il livello più alto mai registrato di inflazione complessiva dei prezzi al consumo, da quando l’euro è stato introdotto, si è avuto a dicembre 2021, con l’IPCA pari al 5,0%. Tra aprile e dicembre dello stesso anno, l’energia ha contribuito in media per oltre il 50% all’inflazione. In che modo le banche centrali potranno valutare il ruolo della transizione verde nelle sfide attese per la stabilità dei prezzi?
Nell’UE, le energie rinnovabili rappresentano attualmente circa il 20% del consumo energetico. Il pacchetto Fit for 55 propone di aumentare questa quota nell’UE al 40% entro il 2030. Con riferimento ai rischi di fluttuazione del prezzo dei combustibili, l’energia rinnovabile si dimostrerà sufficientemente scalabile per soddisfare la domanda in rapido aumento?
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