Vent’anni di trenchless technology in Italia

CantiereIatt (associazione italiana delle trenchless technology) ha evidenziato il bilancio positivo legato alla promozione delle soluzioni alternative allo scavo tradizionale in questi ultimi venti anni di attività, nel corso del convegno celebrativo tenutosi a Bologna il 22 ottobre scorso, dal titolo “Venti di cambiamento: dallo scavo al no dig”.

Presenti per questa occasione alcuni tra i maggiori gestori delle reti dei servizi, oltre che i tecnici ministeriali Mse e Mit.  

Nel 2014 investiremo 9 milioni in no-dig e 24 in scavi tradizionali, ma entro tre anni porteremo al pareggio questi valori. Sono quattro le tecnologie su cui puntiamo: per la rete acquedotto slip lining e Cml – Cement mortar Lining; per la rete fognaria malta ticsotropica rinforzata e Cipp”. Si consideri a titolo di esempio che nel caso della tecnica Clm (modalità di rifacimento delle reti idriche con una macchina controllata elettronicamente che crea una nuova tubazione in malta all’interno di quelle da sostituire) “c’è un rapporto di 1 a 42 sul materiale movimentato rispetto a una tecnica con scavo tradizionale”. La descrizione è di Andrea Aliscioni, responsabile depurazione e tutela ambientale di Metropolitane Milanesi.

Anche gli altri operatori che operano sulle reti del sottosuolo hanno sottolineato l’importanza di un approccio “smart” al fine di minimizzare gli impatti ambientali, economici e sociali.

Nel caso di Fastweb, ad esempio: “Per il 75% delle nuove infrastrutture che realizziamo impieghiamo tecnologia trenchless”, spiega Giorgio Proietti, head of field network operation, che però sottolinea il difficile problema della macchina burocratica in Italia: “Spesso le norme sono favorevoli sulla carta ma all’atto pratico introducono incertezze, ad esempio nei tempi di esecuzione dei progetti”.

Argomento, questo, su cui interviene anche Giorgio Tosi Beleffi (ufficio tecnico del sottosegretario Mse Giacomelli), che richiama lo sviluppo normativo a favore dell’implementazione tecnologica: “Oggi si parla molto di Sblocca Italia, che non è un punto di arrivo ma un passo per andare incontro alle esigenze di tecnologia del Paese. Non il primo passo: ricordo il piano sulla banda larga o il progetto su quella ultra larga. Infine il Decreto Scavi, che stiamo provando a migliorare per allargare la serie di tecnologie utilizzabili”.

Non sono pochi gli esempi di applicazione di queste soluzioni, che vanno dall’infinitamente piccolo (il difficile intervento sulle reti di telecomunicazione interrate o aeree nei borghi storici d’Italia) alle grandi applicazioni. È quest’ultimo certamente il caso di Snam rete gas, come decritto da Nicola Battilana, capo della direzione tecnica: “L’uso della tecnologia trenchless nella realizzazione di gasdotti risale al 1977. Oggi usiamo queste opzioni per l’attraversamento in subalveo di corsi d’acqua, il superamento di pendii instabili, il superamento di ostacoli naturali o artificiali, la realizzazione di approdi costieri, la realizzazione di parallelismi con altri servizi, il superamento di aree ad alto valore ambientale o architettonico”.

Sul piano delle telecomunicazioni, infine, Franco Pogni, responsabile access developmnet Nord – Est di Telecom Italia, ricorda come nel 2013 la sua società abbia realizzato 851 Km in scavi con tecnologie innovative e 266 Km in scavi con tecnologie tradizionali.

Non mancano, dunque, le opportunità di utilizzo e di applicazione. Anche perché, come rilevato nel corso dell’evento, con l’attuale periodo di crisi economica e finanziaria molti imprenditori, aziende ed enti locali sono andati alla ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose, trovando proprio in queste tecnologie una possibile risposta.
 

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.