È ufficialmente nata la Biennale della Sostenibilità. Il 27 aprile, Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (FVCMS), Fondazione La Biennale di Venezia e il Comune hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per una serie di eventi e mostre da organizzare, ad anni alterni, fra il primo giugno e il 25 novembre; in parallelo con la Biennale di Architettura.
Il sindaco Luigi Brugnaro e i presidenti delle due fondazioni, Renato Brunetta e Roberto Cicutto, si sono impegnati a collaborare per la realizzazione di un evento diffuso che porti a identificare la città di Venezia come punto di riferimento per la sostenibilità urbana nel mondo.
Il Mo.S.E. alla prima edizione della Biennale della Sostenibilità
La nuova Biennale “vuole essere l’occasione per discutere, con una platea internazionale, delle best practice di sostenibilità urbana che emergono dal nostro territorio. In questa prima edizione, racconteremo il successo del sistema Mo.S.E., la più grande opera mobile di difesa idraulica che, nella storia più recente di Venezia, è elemento spartiacque non solo fisico, ma anche temporale. Dalla sua messa in funzione, senza la minaccia del mare, è possibile ripensare una nuova progettualità socioeconomica sostenibile”, ha spiegato Renato Brunetta, presidente di FVCMS. La prima edizione della kermesse si concentrerà, infatti, su tre diverse letture del sistema tecnologico attivo dal 2020 a protezione di Venezia:
- Mo.S.E. come soluzione ingegneristica in grado di difendere efficacemente la città e la sua laguna dall’innalzamento del medio mare;
- Mo.S.E. come protezione che consente la pianificazione dello sviluppo socioeconomico del territorio prima minacciato dagli eventi mareali;
- Mo.S.E. come strumento per guadagnare il tempo necessario a concepire – e realizzare – nuove soluzioni di protezione, quando l’innalzamento del mare lo renderà non più funzionale.
Venezia e la crisi climatica
“Sarà l’occasione per dimostrare concretamente come Venezia abbia saputo reagire alle difficoltà, rielaborandole, per vincere le proprie sfide. Essere in anticipo rispetto ad altri centri urbani che stanno attraversando problemi simili, come l’innalzamento dei livelli del mare, oppure l’inquinamento dei suoli, come purtroppo avvenuto a Porto Marghera, ci consente di essere laboratorio di sperimentazione”, ha commentato il sindaco Brugnaro. “Un impegno che mette la cultura e il prestigio internazionale della Biennale al centro di un’azione che non può tollerare ulteriori ritardi, e che dimostra come la nostra città sia capace di cogliere le sfide del mondo contemporaneo”, ha confermato Roberto Cicutto, presidente della Fondazione La Biennale di Venezia.
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