Un’infrastruttura per le molecole decarbonizzate

Ne parliamo con Vieri Maestrini, head of corporate and innovation strategy di Snam

Le molecole decarbonizzate quindi di biometano come di idrogeno e biogas avranno bisogno di un’infrastruttura. Su questo Snam ha le idee chiare “Diventare leader paneuropeo della infrastruttura delle molecole decarbonizzate”. Questa la visione in ottica di transizione energetica. Lo ricorda ai microfoni di Canale Energia Vieri Maestrini, head of corporate and innovation strategy di Snam incontrato in occasione della XVI Conferenza organizzata dagli Amici della Terra a Roma lo scorso 28 e 29 novembre.

Snam è già leader europeo nel trasporto di gas domani vuole diventare leader nel biometano e nelle infrastrutture di trasporto e stoccaggio di CO2. “Abbiamo iniziato da alcuni anni un portafoglio di business legati alla transizione energetica” con Renovit e Bioenergy di cui sono azionisti. Non mancano poi progettualità sulla mobilità sostenibile.

“Sono progetti reali” chiarisce Maestrini e ricorda come l’obiettivo sia arrivare a 4milioni di tonnellate di CO2 catturata a Ravenna al 2030.

Una visione in cui non può che esserci anche l’idrogeno. Qui Maestrini ricorda il trilogo che vede Italia Austria e Germania impegnate nella realizzazione di un corridoio verde, il South H2 Corridor, per il trasporto di idrogeno dall’Africa a questi paesi. in cui chiarisce “Siamo in una fase di studi” ma per cui la visione e le aspettative sono evidenti.

 


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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.