Consentire ai consumatori europei di “compiere scelte più oculate e di realizzare risparmi energetici equivalenti a eliminare 4 milioni di auto dalle strade dell’UE ogni anno”. Sono questi, come sottolinea una nota dell’Ue, i vantaggi del nuovo sistema di etichettatura dei pneumatici su cui Parlamento europeo, Consiglio e Commissione europea hanno raggiunto un accordo politico a metà novembre.
Le novità
Con le nuove norme, contenute nel pacchetto sulla mobilità pulita proposto lo scorso maggio, le etichette dei pneumatici diventano “più visibili, più adeguate alle esigenze future e più precise”; migliorano l’applicazione delle norme, la vigilanza del mercato e aggiornano le scale di classificazione delle etichette per ottimizzare le informazioni che vi sono riportate. Tra le novità anche un design più moderno, allineato a quello della nota etichetta energetica dell’UE, che manterrà le dimensioni e i pittogrammi originali, conosciuti dai consumatori.
Pneumatici più efficienti
Il motto “efficienza energetica al primo posto – sottolinea in nota Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia, – si applica anche al nostro modo di guidare. Passando agli pneumatici più efficienti dal punto di vista energetico, i cittadini europei possono ridurre significativamente il consumo di carburante, risparmiare e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Questo è il percorso europeo verso una sicurezza energetica e una protezione del clima effettive. Una maggiore efficienza energetica in tutti gli aspetti della vita ci consente di ridurre le bollette energetiche e la dipendenza da energie importate e costose, di stimolare la competitività industriale, creare posti di lavoro e aumentare la sostenibilità dell’economia europea.“
La Bei dice addio ai finanziamenti alle fonti fossili
Rimanendo in tema di misure UE, la Banca Europea per gli investimenti ha confermato, nell’ultima riunione del consiglio di amministrazione del 14 novembre, la decisione di non finanziare più progetti legati ai combustibili fossili dalla fine del 2021. “La Commissione – si legge in una nota – è soddisfatta che il consiglio di amministrazione della BEI abbia raggiunto un accordo su un regime transitorio per l’eliminazione graduale dei progetti nel settore del gas, compresi i progetti essenziali riguardanti le interconnessioni e lo stoccaggio del gas, i cosiddetti ‘progetti di interesse comune, che sono importanti per la sicurezza europea degli approvvigionamenti'”.
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