Mercoledì 25 settembre la Commissione Europea ha adottato tre raccomandazioni per supportare gli Stati membri nel percorso di recepimento e attuazione della direttiva di modifica sull‘efficienza energetica.
Orientamenti dettagliati
Nello specifico le raccomandazioni forniscono orientamenti dettagliati sull’attuazione pratica dell’obbligo di risparmio energetico per il periodo compreso dal primo gennaio 2021 al 31 dicembre 2030; sulle disposizioni di misurazione e fatturazione riviste per l’energia termica; e nei settori del riscaldamento e nel raffreddamento.
“Sfruttare al meglio il potenziale esistente”
“Dobbiamo assicurarci che i contributi nazionali sull’efficienza energetica siano in linea con gli obiettivi 2030 dell’UE di almeno il 32,5 percento – sottolinea in una nota Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione – il divario potrebbe essere pari a circa sei punti percentuali e pertanto invitiamo gli Stati membri a intensificare le loro azioni. Le raccomandazioni adottate oggi aiuteranno gli Stati membri a sfruttare meglio il potenziale esistente. Non si tratta solo di credibilità. Non perdiamo l’occasione di modernizzare le nostre economie“.
“Una spinta per l’indipendenza energetica dell’Europa”
“L’Europa è il più grande importatore di combustibili fossili al mondo. Con la nostra crescente ambizione sull’efficienza energetica abbiamo posto fine a questo – spiega nella nota il commissario Miguel Arias Cañete – le norme riviste sull’efficienza energetica sono una spinta importante per l’indipendenza energetica dell’Europa. Gran parte di ciò che spendiamo per i combustibili fossili importati verrà ora investito in casa in edifici più efficienti, industrie sostenibili e trasporti. Il nuovo obiettivo del 32,5% aumenterà la nostra competitività industriale, creerà posti di lavoro, ridurrà l’energia fatture, aiuto per combattere la povertà energetica e migliorare la qualità dell’aria“.
Finanza sostenibile, accolto con favore primo sistema di classificazione delle attività green
Passando invece al tema della finanza sostenibile, la Commissione ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto tra gli Stati membri sulla proposta legislativa che istituisce il primo sistema di classificazione per determinare quali attività economiche sono sostenibili dal punto di vista ambientale. La proposta rientra del piano d’azione dell’UE per le finanze sostenibili pubblicato dalla Commissione nel marzo 2018.
“Fornire chiarezza agli investitori”
Un sistema di classificazione a livello UE, si legge nella nota della Commissione, è “essenziale per consentire agli operatori del mercato e agli investitori di identificare attività che possono essere considerate sostenibili. Indicando ciò che è considerato un’attività economica “verde”, questo sistema di classificazione fornirà segnali adeguati agli attori economici sulle attività considerate sostenibili. Fornirà inoltre la necessaria chiarezza agli investitori su progetti e attività economiche che hanno un impatto positivo sul clima e sull’ambiente. Dovrebbe inoltre reindirizzare il capitale verso attività economiche realmente sostenibili e aumentare gli investimenti pertinenti in tutta l’UE e oltre”.
I prossimi step
Ora il passo immediatamente successivo è rappresentato dai triloghi. La Commissione nella nota, ha invitato il Parlamento europeo e il Consiglio a “raggiungere un accordo tempestivo”. Il sistema di classificazione sarà adottato una volta adottato il regolamento frutto del lavoro del gruppo di esperti tecnici sulla finanza sostenibile (Teg).
Riorientare il capitale verso attività sostenibili
“Il solo denaro pubblico non sarà sufficiente a rendere neutrale il clima dell’economia europea entro il 2050 – ha spiegato in nota Valdis Dombrovskis, vicepresidente per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati finanziari – la nostra proposta di istituire un sistema unificato di classificazione delle attività economiche sostenibili è essenziale per incoraggiare gli investitori riorientare il capitale verso attività economiche veramente sostenibili e che possono aiutarci a muoverci verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico. L’accordo raggiunto dagli Stati membri è un primo passo importante. Ora spero che i legislatori si accordino rapidamente su un pacchetto ambizioso che rifletta l’ambizione dell’Ue di svolgere attività di finanziamento sostenibile”.
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