Sono passati quasi due anni, ormai, dall’invasione russa dell’Ucraina. Un’offensiva che, il 24 febbraio 2022, ha portato a una brusca escalation del conflitto in atto già dal 2014. E mentre molte famiglie italiane hanno avuto l’opportunità di festeggiare il Natale serenamente, gli ucraini che non hanno lasciato il proprio Paese si stanno trovando a fronteggiare i mesi più freddi e più bui dell’anno. È per assicurare servizi fondamentali come il riscaldamento e l’illuminazione, ma anche il funzionamento di ospedali e scuole, che l’Unione europea ha annunciato, il 22 dicembre, la mobilitazione di ulteriori 500 generatori di corrente da inviare alla nazione in guerra.
Una fornitura da 16,5 milioni di euro
Le infrastrutture ucraine hanno subito gravi danni a causa dei bombardamenti e molte reti di distribuzione dell’energia risultano ancora danneggiate, nonostante gli interventi delle autorità locali. I nuovi generatori forniti dall’UE nell’ambito del piano rescEU hanno una potenza che va da 12,5 kVA a 1000 kVA, per un valore complessivo di 16,5 milioni di euro. Su 500, 40 saranno destinati agli istituti scolastici.
Continued brutal attacks by Russia have left Ukrainian energy infrastructure fragile.
We are sending an additional 500 power generators to Ukraine, bringing the total to over 5,500, to ensure a sufficient energy supply and to keep vital services running.#StandWithUkraine
— European Commission (@EU_Commission) December 22, 2023
Il sostegno al popolo ucraino
“Lo scorso inverno abbiamo assistito ai tentativi della Russia di bombardare l’Ucraina fino a gettarla nell’oscurità. Non ci è riuscita allora, e non ci riuscirà adesso. La resilienza del popolo ucraino è straordinaria e i cittadini non sono soli. Fin dal primo giorno l’UE ha lavorato fianco a fianco con le autorità ucraine per convogliare le forniture di emergenza maggiormente utili al Paese”, ha dichiarato Janez Lenarčič, commissario europeo per la gestione delle crisi.
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Il meccanismo di protezione civile dell’UE
In totale, l’Ucraina si è vista recapitare più di 5.500 generatori nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE e ne ha ricevuti altri 2.178 grazie alle riserve messe a disposizione con il programma rescEU. Oltre ai generatori, sono stati forniti trasformatori, autotrasformatori, apparecchiature ad alta tensione e lampadine a LED. Hanno contribuito anche Paesi extra UE come Norvegia, Turchia, Macedonia del Nord, Islanda e Serbia, fornendo anche apparecchiature mediche, veicoli e beni utili alla gestione dei centri di assistenza.
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