mobilità sostenibile autotrasporto
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Gli interventi più rilevanti da parte del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims), contenuti nel decreto legge n. 17/2022 “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”, prevedono:

  • un pacchetto di interventi a favore dell’autotrasporto pari a circa 80 milioni di euro;
  • sostegno allo sviluppo sostenibile della filiera dell’automotive attraverso la creazione di un fondo ad hoc, con una dotazione di 700 milioni per il 2022 e di un miliardo l’anno dal 2023 al 2030;
  • il rifinanziamento di 150 milioni di euro per il primo semestre del 2022 del Fondo di compensazione per l’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, erogati sulla base di un nuovo meccanismo basato sulle rilevazioni dell’Istat.

Le misure a favore dell’autotrasporto

Per favorire il comparto dell’autotrasporto che deve fronteggiare anche il rincaro del carburante, il ministero prevede una riduzione dei pedaggi autostradali per una cifra complessiva di 20 milioni di euro per il 2022 e l’aumento di 5 milioni di euro per l’anno in corso delle risorse per la deduzione forfettaria di spese non documentate. I 20 milioni si sommano agli oltre 140 milioni di euro di cui il Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori operante presso il ministero già dispone.

I criteri per l’assegnazione delle risorse

Le risorse vengono assegnate alle aziende attraverso rimborsi che il Comitato definisce sulla base di direttive del Mims. I criteri tengono conto della quantità di emissioni inquinanti prodotte dal mezzo, in modo che i rimborsi siano più elevati per chi inquina meno.
Per l’anno in corso, la riduzione dei pedaggi ammonta all’11%.

Inoltre, per sostenere l’attività di trasporto merci su gomma svolta con veicoli di ultima generazione EuroVI/D, viene riconosciuto un credito di imposta del 15% sul costo di acquisto (al netto dell’Iva) del componente AdBlue. Questo additivo, essenziale per abbattere le emissioni, ha registrato un aumento conseguente all’incremento di quello del metano utilizzato per produrlo. Quindi, sono stati stanziati 29,6 milioni per il 2022, per aiutare il settore del trasporto merci riducendo gli impatti negativi sull’ambiente. Con lo stesso fine, la misura a sostegno dell’autotrasporto e della logistica che prevede un contributo, sotto forma di credito di imposta, per l’acquisto di metano liquefatto.
Previsti anche 25 milioni per l’anno in corso, per promuovere l’efficientamento energetico del settore. Il credito di imposta è riconosciuto per il 20% delle spese sostenute per l’acquisto di Gnl.

Le misure per favorire la transizione verde nell’automotive

Nel decreto è presente anche un Fondo di 700 milioni di euro per il 2022 e di un miliardo all’anno dal 2023 al 2030, per favorire la transizione verde del settore automotive. L’obiettivo è di sostenere la riconversione delle attività produttive per abbattere le emissioni. Le risorse possono essere utilizzate anche per incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti e favorire il riciclo dei materiali.

Le misure per compensare l’aumento dei materiali da costruzione

Per evitare conseguenze negative sui lavori pubblici e compensare l’aumento dei prezzi, il decreto prevede il rifinanziamento di 150 milioni di euro dell’apposito Fondo, già finanziato nel 2021 con una dotazione di 200 milioni di euro.
Il fondo può essere utilizzato dalle stazioni appaltanti, nel caso in cui esauriscano le risorse accantonate. La compensazione, in aumento o in diminuzione, si ha per le variazioni di prezzo superiori all’8%, che saranno determinate entro il 30 settembre 2022 con un decreto del ministero.

Lo sviluppo delle rinnovabili

Per incentivare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il decreto prevede che i siti e gli impianti del Gruppo FS siano riconosciuti come aree idonee all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Le opere per connetterli alla rete elettrica nazionale sono di pubblica utilità e dunque le procedure autorizzative saranno più veloci.


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