Ridurre le emissioni di gas serra del 90 per cento entro il 2040: è il nuovo, ambizioso obiettivo proposto oggi dalla Commissione europea. Lo ha annunciato a Strasburgo Maroš Šefčovič, vicepresidente esecutivo per il Green Deal: “Così facendo, manterremo la rotta della transizione verde, continuando a garantire la competitività delle nostre imprese a livello globale e crendo posti di lavoro stabili”, ha dichiarato Šefčovič.
The @EU_Commission is laying down another stepping stone in our path to climate neutrality by 2050. By cutting emissions by 90% by 2040, we’d stay the course of the green transition, keep our businesses globally competitive, and create stable jobs here.
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— Maroš Šefčovič🇪🇺 (@MarosSefcovic) February 6, 2024
Gli obiettivi al 2030, 2040 e 2050
La Legge europea sul clima, che ha messo nero su bianco gli obiettivi del Green Deal, prevede di ridurre le emissioni di gas serra del 55 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Quello relativo al 2040 è il secondo target intermedio prima di arrivare alla neutralità climatica, nel 2050.
Per ora si tratta solo di una raccomandazione che ha lo scopo di avviare un dibattito sul tema, mentre la proposta legislativa vera e propria sarà presentata solo qualche tempo dopo le elezioni europee, previste per il mese di giugno.
L’avvio di un dialogo strategico sul quadro post-2030
Il testo della Commissione fa riferimento anche a una serie di misure che saranno necessarie al raggiungimento del traguardo fissato per il 2040, fra cui la piena attuazione del quadro concordato per il 2030, una maggiore attenzione a una transizione equa che non lasci indietro nessuno, e l’avvio di un dialogo strategico sul quadro post-2030, coinvolgendo anche l’industria dei trasporti e il settore agricolo.
La decarbonizzazione dei sistemi energetici
La fissazione di un obiettivo climatico per il 2040, secondo la Commissione, aiuterà l’industria, gli investitori, i cittadini e i governi a prendere decisioni in questo decennio che manterranno l’UE sulla buona strada verso il conseguimento della neutralità climatica entro il 2050.
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Consentirà di pianificare efficacemente gli investimenti a lungo termine e di “plasmare una società prospera e competitiva”. Permetterà inoltre di decarbonizzare i sistemi energetici dell’UE e di ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili, anche grazie a un calo dell’80 per cento del loro consumo tra il 2021 e il 2040, così da mitigare i cambiamenti climatici e prevenire i danni a essi correlati.
Il ruolo delle tecnologie a basse emissioni di carbonio
Si prevede che il settore dell’energia conseguirà la piena decarbonizzazione subito dopo il 2040, sulla base di tutte le soluzioni energetiche a zero e a basse emissioni di carbonio, tra cui energie rinnovabili, nucleare, efficienza energetica e tecniche di cattura e stoccaggio del carbonio (CCUS).
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Particolarmente rilevante, si legge nel comunicato ufficiale, sarà la trasformazione del Green Deal in un “accordo di decarbonizzazione industriale” (un po’ come previsto dal Green Deal Industrial Plan) che si basi su tecnologie come l’eolico, il l’idroelettrico, il fotovoltaico, gli elettrolizzatori, le pompe di calore, i veicoli elettrici, le tecniche di CCUS, il biogas e l’economia circolare.
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