I progetti SoutH2 Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network, in cui Snam è coinvolta come partner, sono stati inclusi nella lista dei Progetti di interesse comune pubblicata l’8 aprile sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
![Corridoio meridionale idrogeno, Air Liquide south2 callisto progetti di interesse comune](https://www.canaleenergia.com/wp-content/uploads/2023/05/corridoio-idrogeno.png)
Questo significa che la Commissione europea ritiene che rappresentino iniziative transfrontaliere strategiche, capaci di creare un collegamento, a livello infrastrutturale, fra i sistemi energetici dei Paesi membri dell’UE.
Il corridoio SoutH2
Il corridoio SoutH2, che farà parte della European Hydrogen Backbone, trasporterà idrogeno verde fra il Nordafrica e tre nazioni europee – Italia, Germania e Austria – grazie all’utilizzo prevalente di infrastrutture esistenti. Faciliterà l’accesso a luoghi favorevoli alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili (come vento e sole) nella regione del Mediterraneo del sud (Italia meridionale, Tunisia e Algeria), e ne consentirà il trasporto a condizioni economicamente vantaggiose.
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Il progetto Callisto
Il progetto Callisto, coordinato da Air Liquide, coinvolgerà Francia e Italia nello sviluppo di una filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell’Europa sud-occidentale. Grazie al suo inserimento in Gazzetta ufficiale, potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell’UE che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti.
La decarbonizzazione dei settori hard-to-abate
L’iniziativa favorirà la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate nei bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano, in Francia, nonché dei distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel nord Italia.
La CO2 catturata dai bacini francesi e italiani verrà aggregata e raccolta negli hub di esportazione situati in entrambi i Paesi, per poi essere trasportata via mare o tramite i gasdotti onshore di Snam all’hub CCS di Ravenna, dove sarà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.
L’obiettivo è arrivare a raccogliere, trasportare e stoccare – solo in Italia – fino a quattro milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica entro il 2030.
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