I progetti SoutH2 Corridor e Callisto Mediterranean CO2 Network, in cui Snam è coinvolta come partner, sono stati inclusi nella lista dei Progetti di interesse comune pubblicata l’8 aprile sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Questo significa che la Commissione europea ritiene che rappresentino iniziative transfrontaliere strategiche, capaci di creare un collegamento, a livello infrastrutturale, fra i sistemi energetici dei Paesi membri dell’UE.
Il corridoio SoutH2
Il corridoio SoutH2, che farà parte della European Hydrogen Backbone, trasporterà idrogeno verde fra il Nordafrica e tre nazioni europee – Italia, Germania e Austria – grazie all’utilizzo prevalente di infrastrutture esistenti. Faciliterà l’accesso a luoghi favorevoli alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili (come vento e sole) nella regione del Mediterraneo del sud (Italia meridionale, Tunisia e Algeria), e ne consentirà il trasporto a condizioni economicamente vantaggiose.
Leggi anche: L’Europa verso la realizzazione del corridoio SoutH2
Il progetto Callisto
Il progetto Callisto, coordinato da Air Liquide, coinvolgerà Francia e Italia nello sviluppo di una filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell’Europa sud-occidentale. Grazie al suo inserimento in Gazzetta ufficiale, potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell’UE che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti.
La decarbonizzazione dei settori hard-to-abate
L’iniziativa favorirà la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate nei bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano, in Francia, nonché dei distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel nord Italia.
La CO2 catturata dai bacini francesi e italiani verrà aggregata e raccolta negli hub di esportazione situati in entrambi i Paesi, per poi essere trasportata via mare o tramite i gasdotti onshore di Snam all’hub CCS di Ravenna, dove sarà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.
L’obiettivo è arrivare a raccogliere, trasportare e stoccare – solo in Italia – fino a quattro milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica entro il 2030.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.