Grazie alla collaborazione con Sport positive summit, Nazioni Unite e Bbc Sport, la Football Association ha creato una competizione parallela, che si basa su una classifica che misura la sostenibilità delle 20 squadre iscritte.
La Green League
La classifica non varia sulla base delle vittorie o delle sconfitte, ma dei punteggi assegnati in relazione all’impegno in tema di: efficienza energetica, riduzione di plastica monouso, gestione dei rifiuti e basse emissioni di carbonio, per un totale di undici categorie. Sono disponibili due punti, più due altri punti di bonus, per ognuna fino ad un massimo di 24 punti.
Un ulteriore bonus viene assegnato se il club è certificato per un sistema di gestione della sostenibilità riconosciuto a livello internazionale o, nel caso in cui tenga traccia della percentuale di tifosi che utilizzano diversi mezzi di trasporto per le partite.
I vincitori della Green League 2021
A vincere la Green League 2021 sono stati il Liverpool e il Tottenham con 23 punti ciascuno, terze a pari merito Manchester City e Southampton, seguite da Arsenal e Manchester United.
Le prime due società hanno utilizzato un’efficace campagna di comunicazione, nella quale sono stati coinvolti anche i calciatori che interagiscono attraverso canali tematici e nelle partnership con altre organizzazioni sostenibili.
Ambiziosi gli obiettivi dei diversi club: Reds e Spurs mirano a ridurre le emissioni del 50% entro il 2030 e raggiungere lo zero netto entro il 2040; il Manchester City vuole raggiungere lo zero netto entro il decennio e il Liverpool ha piantato 900 alberi, siepi e piante selvatiche nel suo quartier generale, impegnandosi anche sul versante della protezione animali.
Non solo grandi Club
Non sono solo i grandi club ad essere green, infatti il Southampton ha stilato un programma sulla mobilità per l’impiego della bici al 100%, il Brighton fornisce a tifosi e atleti prodotti sanitari gratuiti senza plastica, il Norwich utilizza cibi che sono stati coltivati in casa.
Il Tottenham è un esempio virtuoso per quanto riguarda lo spostamento dei tifosi: monitora i viaggi da e per lo stadio, incoraggiando l’utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungerlo. Grazie ad esso, non più del 23% dei tifosi utilizza l’auto privata nei giorni delle partite.
La squadra più green d’Inghilterra: i Forest Green Rovers
La squadra più green d’Inghilterra è il Forest Green Rovers, una squadra di quarta divisione, green dal 1889. Ma è grazie al suo presidente, il ceo di Ecotricity Dale Vince, colosso dell’energia pulita, che sono stati fatti dei cambiamenti importanti.
Innanzitutto, i tesserati della società hanno iniziato a seguire una dieta vegana, alla quale vengono sensibilizzati anche i tifosi: fuori dalla stadio troveranno solo chioschi vegani.
I pannelli fotovoltaici sopra l’impianto coprono il 10% del consumo di energia, il prato è concimato con fertilizzanti naturali ed erba tagliata da un robot alimentato a energia solare e il sistema di irrigazione sfrutta l’acqua piovana.
Il progetto dell’Eco park: il nuovo stadio green dei Rovers
Sarà un nuovo centro polifunzionale dove giocheranno e si alleneranno tutte le squadre della società, completamente realizzato con materiale eco-sostenibile, per lo più legno, e alimentato da tecnologia eco-friendly.
Il club nel 2018 è stato riconosciuto dall’Onu come prima squadra al mondo a emissioni zero, grazie alle diverse azioni messe in campo, tra cui: le maglie da gioco realizzate con gli scarti del caffè e la plastica riciclata e la piantumazione di dieci alberi per ogni goal segnato, iniziativa lanciata anche dalla Juventus in Italia.
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