Italiani sempre più sensibili ai temi della sostenibilità. È quanto emerge dai dati raccolti dal 7° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, ricerca condotta ogni anno da LifeGate in collaborazione con l’Istituto Eumetra MR.
L’evento si è svolto lo scorso 22 settembre al teatro No’hma di Milano. Hanno partecipato Enea Roveda, ceo di LifeGate e Livia Pomodoro, presidente Spazio teatro No’hma e titolare della cattedra Unesco “Food access and law” presso l’università Statale di Milano. Sono intervenuti: Massimo Gaudina, capo rappresentanza Commissione europea e il giornalista Ferruccio de Bortoli. La ricerca è stata presentata da Renato Mannheimer dell’Istituto di ricerca Eumetra MR, Simona Roveda, direttrice editoriale e comunicazione di LifeGate e da Roberto Sposini, giornalista di LifeGate.
L’indagine viene svolta annualmente a livello nazionale. Quest’anno è stata effettuata su un campione di 921 individui con sovracampionamento di 500 casi sulle città di Roma e Milano, e un segmento specifico appartenente alla Generazione Z, tra i 18 e i 24 anni.
Cresce l’interesse degli italiani per la sostenibilità
L’interesse verso la sostenibilità, rispetto allo scorso anno, segna una crescita del 3% (+32% rispetto alla prima edizione del 2015), arrivando al 75% della cittadinanza (79% Gen Z). Significa 37,5 milioni di persone che considerano l’applicazione della sostenibilità un fattore imprescindibile nella visione del futuro. I giovani della generazione Z, i laureati, i cittadini tra i 18 e i 34 anni sono i più interessati.
Il dato su Roma mostra un calo del coinvolgimento verso le tematiche ambientali dall’81% del 2020 a un 79% nel 2021. Milano raggiunge invece un +5%, passando dal 69% al 74%.
Enea Roveda, ceo di LifeGate, dichiara in una nota stampa: ”Purtroppo la crisi climatica e le diseguaglianze sociali saranno sempre di più dei fattori dominanti. Ma gli investimenti pubblici e privati ci porteranno a un mondo molto diverso da quello che viviamo ora e sicuramente migliore”.
“La crescita costante dell’interesse degli italiani al tema della sostenibilità, con 37,5 milioni di cittadini coinvolti in prima persona dal cambiamento, raggiunge anche quest’anno un dato che le scelte politiche ed economiche non possono trascurare”, aggiunge Renato Mannheimer di Eumetra MR.
Focus della ricerca
La ricerca si è focalizzata sui temi maggiormente interessati da scelte sostenibili quali alimentazione, mobilità, energia, moda e design e investimenti.
Alimentazione: cresce il bio
Il 50% degli italiani conosce l’alimentazione sostenibile, scegliendo di limitare la carne (25%). Il sostegno all’agricoltura biologica arriva al 79%, il consumo di alimenti biologici al 14% e il 33% è disposto a spendere di più per l’acquisto di prodotti da agricoltura biologica.
Mobilità alternativa
Il tema della mobilità sostenibile è compreso dal 49% della popolazione che predilige mezzi di trasporto a minor impatto (25%) e dell’auto elettrica (8%). Il 74% chiede il potenziamento di mezzi pubblici e car sharing (66% gen. Z), il 22% acquisterebbe un’auto elettrica o ibrida anche se costasse di più (27% generazione Z) e il 18% una bici elettrica.
L’energia è rinnovabile
Il termine energia rinnovabile è conosciuto dal 72% (81% gen. Z), l’87% pensa siano giusti gli investimenti statali nelle fonti di energia rinnovabile (76% gen. Z), il 20% dichiara di utilizzarla (20% gen. Z) e il 28% la acquisterebbe per la propria casa anche se costasse di più.
Moda e design sostenibili
Il 42% del campione è informato sulla moda sostenibile (40% gen. Z) e il 40% sul design sostenibile, L’81% sa che l’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili. Il 12% utilizza capi di abbigliamento naturali e il 23% è disposto a spendere di più per ritrovare queste caratteristiche nell’arredamento e il 25% negli abiti.
Investimenti sostenibili
Il 37% degli intervistati presta attenzione alla tematica degli investimenti sostenibili e vi ha investito parte dei propri risparmi (12%). A parità di rendimento, il 91% sceglie un investimento sostenibile. Il 25% ha esperienza nel campo del crowdfunding, negli investimenti a impatto il 17%, e nei fondi di investimento Esg l’11%.
La scelta dei prodotti
Nella scelta di prodotti e servizi da acquistare, il 35% tiene in considerazione le informazioni trasparenti, la presenza di certificazioni sostenibili (24%), l’adesione a progetti ambientali il 16% e, la compensazione delle emissioni il 14%. Un’azienda viene giudicata come sostenibile per l’uso responsabile delle risorse (50%), per essere carbon neutral (30%), se pubblica il report di sostenibilità (19%) e se l’assetto è di una società Benefit o B-Corp (5%).
Riscaldamento globale
Sul riscaldamento globale è informato il 77% della popolazione, il 61% sulla crisi climatica e il 32% sa di cosa si parla quando si tratta di transizione ecologica.
L’impatto del Covid-19
Durante l’emergenza pandemica sono cresciuti gli acquisti online (22%) e utilizzato maggiormente le piste ciclabili (15%; 15% gen. Z).
Rispetto a prima dell’emergenza il 79% nota maggiore povertà e acquista prodotti made in Italy (75%), mangia più sano (69%) e usa di più la bici (42%). Dopo l’emergenza, l’86% vuole modificare il proprio stile di vita preferendo prodotti italiani (71%), acquistando prodotti sostenibili (67%; 77% gen. Z) e bio (63%). Infine, l’83% sceglierà mete italiane per le vacanze (65% gen. Z).
Patrocinata da Commissione europea, Connect4Climate, ministero della Transizione ecologica, regione Lombardia, comune di Milano, Assolombarda e Confcommercio, la manifestazione è inserita nel palinsesto ufficiale di All4Climate-Italy2021. Iniziativa lanciata dal MiTe con Banca Mondiale, regione Lombardia e comune di Milano, per promuovere un dialogo sulle sfide e le buone pratiche legate al tema dei cambiamenti climatici e agli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
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