La realizzazione di un polo multidisciplinare che svolgerà attività di studio, ricerca e innovazione tecnologica nell’ambito della sicurezza, anche ambientale, degli impianti di ricerca e coltivazione degli idrocarburi in mare. E’ quanto prevede l’accordo firmato oggi da DGS UNMIG – Direzione Generale per la Sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico e il Politecnico di Torino.
Obiettivi del centro
Questa struttura, denominata “Centro di Competenza SEASTAR – Sustainable Energy Applied Sciences, Technology & Advanced Research”, si svilupperà all’interno dell’Environment Park di Torino. Tra i suoi obiettivi, come spiega una nota, ci sarà lo “sviluppo di progetti di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico verso le imprese, ma anche di attività di formazione sulle tecnologie e di disseminazione delle competenze multidisciplinari verso il territorio, per stimolare la crescita nel settore della sicurezza offshore”.
Oil &Gas e Transizione Energetica
Il Centro affronterà anche la questione della sostenibilità delle tecnologie Oil&Gas ed effettuerà una valutazione del loro ruolo nel futuro assetto low carbon e nel decommissioning degli impianti e delle infrastrutture Oil&Gas arrivati a fine vita.
Un riferimento internazionale nel settore Oil&Gas
“Siamo lieti di presentare un nuovo progetto frutto della proficua collaborazione della DGS UNMIG con il Politecnico di Torino, ormai consolidata” – sottolinea in nota Franco Terlizzese, Direttore generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche – “SEASTAR intende porsi come riferimento internazionale sul tema della sicurezza oil&gas, in particolare offshore, e della gestione di questo ambito nella transizione verso un futuro low-carbon“.
Costruire un futuro sostenibile
“Il Politecnico di Torino vanta una tradizione solida nella formazione e nella ricerca nei settori dell’oil&gas e la collaborazione con la Direzione Generale per la Sicurezza del MISE è consolidata e ha già prodotto risultati importanti”, spiega il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “Il centro SEASTAR rafforzerà ulteriormente questa partnership, mettendo a sistema competenze e risorse complementari per la sicurezza di un settore cardine per l’economia del nostro Paese e per costruire un futuro più sostenibile”.
Lavorare “a sistema” per dare soluzioni concrete
“Environment Park sarà un attore di primaria importanza nello sviluppo di questo innovativo polo multidisciplinare – afferma nella nota Davide Canavesio, Amministratore Delegato di Environment Park di Torino – Luogo fisico dove si svilupperanno le attività di studio e ricerca e partner affidabile sui temi della sicurezza e delle tecnologie green. Il Parco sta diventando un punto di riferimento sempre più attraente per tutte quelle realtà che mettono la sostenibilità al centro delle loro politiche e che vogliono lavorare “a sistema” per fornire soluzioni concrete per il futuro del nostro pianeta”.
L’accordo DGS UNMIG – ISPRA
Dialogo continuo, costante scambio di informazioni e reciproco supporto tecnico. Sono i cardini dell’accordo siglato oggi tra la Direzione Generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico (DGS UNMIG) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
L’intesa riflette “l’attenzione e l’impegno della DGS UNMIG sul tema della sicurezza delle attività minerarie ed energetiche, anche e soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale”, ha commentato Franco Terlizzese, Direttore della DGS UNMIG. La protezione ambientale, ha rimarcato il Presidente ISPRA-SNPA Stefano Laporta, è uno dei fattori alla base dello sviluppo economico del Paese: “Le interazioni tra chi opera per la protezione dell’ambiente” rappresentano “un’ulteriore opportunità di crescita”, ha commentato, in quanto costituiscono “uno strumento in più per fornire ai decisori e ai cittadini informazioni e servizi in modo più efficace e frutto di un lavoro in sinergia, supportando il Paese verso il raggiungimento di un reale e concreto sviluppo sostenibile”.
Il monitoraggio ambientale e la mitigazione degli impatti sul territorio saranno al centro di una serie di attività, svolte anche per il recupero del patrimonio geoestrattivo, di studi e ricerche promossi come da protocollo. Le iniziative si inseriscono nel lavoro di più ampio respiro già realizzate con il progetto CLYPEA – Network per la sicurezza offshore.
Leggi l’approfondimento su e7 del 9 maggio 2018 “Italia in prima linea nella prevenzione dei rischi naturali offshore”
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