Promuovere un trasferimento di informazioni più veloce ed efficace in caso di emergenze nucleari e garantire un potenziamento della sicurezza degli impianti nucleari con un conseguente miglioramento della gestione e smaltimento dei rifiuti radioattivi. Sono questi gli elementi chiave discussi nel corso delle due giornate di confronto, tenutesi in Slovenia, tra i rappresentanti di ISIN, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, e SNSA, Slovenian Nuclear Safety Administration. Un dibattito a cui ha preso parte anche l’ARPA Friuli Venezia Giulia.
L’accordo bilaterale
L’accordo bilaterale tra le due autorità, stipulato nel 2010, prevede la cooperazione in materia di sicurezza nucleare e il pronto scambio di informazioni in caso di emergenza radiologica e nucleare. L’ISIN ha assunto le competenze in merito alla gestione dell’accordo a partire dal 1 agosto quando è subentrato all’ISPRA. Durante l’incontro, come spiega una nota, “sono stati ulteriormente definiti i meccanismi e le procedure di scambio delle informazioni da adottare ai fini di una migliore attuazione di quanto previsto dall’accordo“.
La visita alla centrale di Krško
L’autorità italiana ha avuto l’occasione, durante il meeting, di visitare la centrale nucleare che si trova a Krško, la più vicina ai nostri confini. La struttura è stata realizzata nel 1974 ed è entrata in funzione dal 1982. Nello specifico sono state illustrate le iniziative messe in atto per gestire la sicurezza dell’impianto, anche in caso di eventi naturali estremi come un sisma. L’ente italiano ha fatto alcune proposte volte a perfezionare le comunicazioni tra le due autorità in caso di emergenze. Tra i temi affrontati anche la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione di strutture di smaltimento per questi rifiuti.
Rafforzare i contatti
“L’incontro, utile perché ci ha permesso di apprendere le importanti misure di sicurezza adottate recentemente a Krško, è stato anche l’occasione per presentare l’ISIN e avviare i contatti, che dovranno essere periodici, per futuri e opportuni reciproci aggiornamenti”, ha commentato in nota Maurizio Pernice, Direttore generale dell’Ispettorato – “abbiamo inoltre appurato che, ad oggi, non è in programma la realizzazione di una seconda unità della centrale di Krško”.
Collaborazione a servizio della sicurezza nucleare
Soddisfatto dell’incontro anche Andrej Stritar, Direttore generale della SNSA, che ha apprezzato, come si legge in nota, “lo spirito di amicizia e collaborazione con il quale si è svolto il meeting”, sottolineando come la collaborazione con l’ISIN “rappresenti un contributo per rafforzare la sicurezza nucleare nei due Paesi” .
Stritar, ha inoltre spiegato come incontri costanti aiutino a stabilire linee dirette di comunicazione tra il personale di entrambe le organizzazioni, misure che possono essere molto utili in caso di emergenza.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.