Si è aperta a Roma il 24 marzo la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico scaduto il 31 dicembre scorso. La procedura in corso interessa circa 53 mila lavoratori impiegati in oltre 130 aziende. All’incontro, presso la sede di Confindustria, presenti le segreterie nazionali di Filctem, Flaei e Uiltec e le rappresentanze delle associazioni datoriali di Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera e delle aziende Enel, Terna, Sogin con in collegamento da remoto la delegazione trattante.
Settore elettrico: “Rinnovo entro l’estate”
La necessità condivisa è quella di una risoluzione del contratto in tempi rapidi, prima delle vacanze estive, così come auspicato dai segretari generali delle sigle sindacali al tavolo delle controparti: “Il modello contrattuale in vigore ha dimostrato di reggere gli urti degli anni complicati e difficili della pandemia prima e della guerra oggi in corso in Ucraina, per questo sarà quanto mai necessario che la distribuzione degli aumenti nel triennio dia risposte importanti a partire dall’anno in corso”, si legge nella nota stampa.
Alla luce del grande cambiamento derivante dalla transizione energetica e dalla digitalizzazione che il settore elettrico è chiamato ad affrontare, le organizzazioni sindacali hanno posto al centro delle richieste l’attenzione all’occupazione attraverso il consolidamento dell’apprendistato, condizioni economiche e normative migliorative sia per i neoassunti, sia per tutti i lavoratori del settore.
Leggi anche Quando elettrificazione e digitalizzazione fanno rima con decarbonizzazione
Ecosistema e welfare contrattuale
La creazione di un ecosistema del settore elettrico e la formazione continua vengono individuati come gli strumenti utili per consolidare l’occupazione a fronte delle ingenti risorse che le aziende del settore, come sottolineato, dovranno gestire: “Proprio per questo sarà importante investire per innalzare le competenze e garantire il know how opportuno per superare questa transizione nevralgica per il futuro del Paese”, si legge nella nota.
“I tempi brevi del rinnovo contrattuale dovranno conciliarsi anche con la piena esigibilità del protocollo sulla solidarietà occupazionale, la partecipazione dei lavoratori dentro le singole aziende e anche attraverso il rafforzamento dell’osservatorio di settore, la riduzione dell’orario di lavoro legata alla formazione e ad una richiesta di aumento salariale di 195 euro per il triennio 2022 – 2024 insieme al potenziamento del welfare contrattuale”, conclude la nota.
Leggi anche Terna 10 miliardi gli investimenti per accelerare sulla transizione ecologica
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.