Investire nella transizione ecologica costa meno di non investire. Con questo incipit dell’assessore all’ambiente della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, prende il via il Water&Energy, la fiera congresso che si sta svolgendo dal 12 al 14 ottobre, presso BolognaFiere.
Dal convegno di apertura “Le nuove emergenze: assicurare le forniture di acqua ed energia in un contesto ambientale e geopolitico in continuo mutamento” emerge l’invito a guardare oltre il proprio silos. L’obiettivo è ragionare fuori da rigidi schemi verticali realizzando sinergia tra diversi settori che fluidifichi lo scambio e la condivisione delle informazioni. Un approccio necessario che vede due risorse preziose come acqua ed energia messe a dura prova dalla crisi climatica ed energetica.
Efficienza energetica e tutela delle risorse idriche: una sfida comune
“Fare efficienza energetica delle risorse idriche comporta un risparmio anche di acqua” sottolinea la ceo della Alliance for Water Efficiency Marie Ann Dickinson. La Ceo dimostra, con uno studio realizzato sui dati della California, un potenziale importante di risparmio delle due risorse messe in sinergia. “Si tratta di implementare azioni di cui spesso non è lo scoglio economico quello più grande” conclude.
Per riuscire al meglio è importante realizzare un’analisi dei dati che scardini determinate rigidità tra uffici. Solo mettendo in relazione il know how di diverse competenze è possibile arrivare a una sinergia tra i diversi settori. Approccio necessario per limitare i problemi di governance, vero ostacolo nella gestione delle situazioni di emergenza, come sottolinea Andrea Duro del dipartimento della Protezione civile.
Un’impresa che lo stesso comune di Bologna sta portando avanti con l’utilizzo del software “Invento”, grazie al quale può mappare le condotte idriche, i gasdotti, il teleriscaldamento, l’illuminazione pubblica, le reti fognarie. Un supporto prezioso per ottimizzare gli sforzi verso la sostenibilità ambientale della città, come ha sottolineato l’Assessore all’innovazione digitale Massimo Bugani.
Un approccio applicato in parte già da una multiutility come Gruppo Hera che ricorda Fabrizio Mazzacurati, direttore energia Hera Tech. Grazie all’uso di tecnologie intelligenti di telecontrollo è possibile così gestire al meglio i flussi della rete e contenerne gli sprechi.
Il ruolo centrale delle tecnologie nella transizione ecologica
Gli ingredienti ci sono tutti, come le tecnologie facilmente integrabili nella attuale compagine delle aziende, rassicura Pietro Oliva sales specialist di Grundfus. Non mancano anche le alternative di produzione energetica per rispondere alla riduzione del gas proveniente dalla Russia. E’ il caso del biometano proposto da Andrea Barani Ad di Biomet. Un ruolo centrale per la transizione infine lo continueranno a svolgere tecnologie innovative e consolidate come i rigassificatori Gnl. Infrastrutture strategiche che, come ricorda l’ad di OLT Offshore LNG Toscana Giovanni Giorgi, hanno dimostrato come sia possibile mantenere l’equilibrio ambientale dei luoghi.
Una transizione che dovrà guardare alle rinnovabili in un immediato futuro ma che già oggi deve pensare a tutte le tecnologie possibili per ridurre subito le emissioni nell’aria. “Bisogna guardare alla complementarietà tra diverse soluzioni” sottolinea Andrea Bombardi executive vice president carbon reduction excellence di Rina. Come ad esempio i sistemi di reimmissione di CO2 nel suolo con stoccaggi di CCS ed eventuale riutilizzo di queste molecole per produzione di idrogeno o anidride carbonica.
Uno sguardo di insieme all’impatto geopolitico della crisi
Il prossimo step per l’Italia e l’Europa sarà non guardare al domani pensando solo a difendere le risorse nei propri confini, ma salvaguardare le proprie interconnessioni. Sono queste difatti il tessuto che ci permette di essere dei sistemi più resilienti e senza le quali saremmo tutti estremamente vulnerabili, come ha sottolineato Francesco Sassi researcher energy geopolitics and marketing RIE. Il ricercatore ha ricordato come la crisi non finirà nel 2022 e sarà necessario arrivare preparati al 2023.
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