“In assenza di misure di ristoro per gestori impianti stradali e autostradali, imprese della distribuzione carburanti costrette a ridurre i livelli di servizi”. E’ questo in sintesi il messaggio contenuto in una lettera inviata al Governo da Faib Fegica Figisc e Anisa.
Gestori carburanti chiedono apertura di un tavolo di confronto
“Le scriventi Federazioni – si legge nella lettera – chiedono l’apertura di un tavolo di confronto sui tempi sollevati, per meglio esplicitare la natura e la consistenza degli interventi richiesti. Considerato che una sia pur minima interlocuzione sui temi esposti è sempre stata rifiutata dal ministro Patuanelli. E che permane una sorta di indifferenza alle problematiche sollevate. Le scriventi hanno l’obbligo di comunicare che (essendo esaurite le disponibilità economiche e constatato il pressoché azzeramento delle vendite a fronte del mantenimento dei costi fissi) dalla fine della prossima settimana non saranno più in grado di garantire l’apertura degli impianti. Con continuità e regolarità. A partire dalle autostrade. Nelle quali, dal prossimo 27 Novembre, verranno sospese le aperture notturne e, dalla settimana seguente, anche quelle diurne”.
Gestori carburanti: una situazione insostenibile
Le Federazioni hanno denunciato la situazione di insostenibilità delle loro attività a seguito dell’introduzione delle zone rosse/arancioni/gialle. In particolare per la conseguente limitazione dei movimenti, della circolazione di cittadini e veicoli. Della limitazione dell’apertura di scuole ed attività diverse (anche ad orario ridotto). E dell’adozione su larga scala del lavoro in smart working.
Distribuzione carburanti: perdite di erogato superiori al 40%
Faib Fegica Figisc e Anisa hanno evidenziato inoltre che la distribuzione carburanti ha subìto in questo 2020 “un vero e proprio tracollo“. Che porta a registrare, per i motivi suindicati, perdite di erogato (e fatturato) superiore al 40% sulla viabilità ordinaria e di circa il 70% su quella autostradale.
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