Ancora più vicina la fusione nucleare. Si è ampliata con l’ingresso di sei nuovi soci la compagine azionaria della Dtt Scarl per la realizzazione del progetto Divertor Tokamak Test (Dtt), promosso da Enea, Eni e Consorzio Create. Si tratta della macchina che ha l’incarico di studiare soluzioni alternative al problema dei carichi termici della fusione nucleare in Demo, il reattore che dopo il 2050 dovrà produrre energia elettrica da fusione nucleare, fornendo soluzioni integrate con tutti gli aspetti fisici e tecnologici del caso.
I nuovi soci sono: Infn, Consorzio Rfx, politecnico di Torino, università della Tuscia, Milano Bicocca e Roma Tor Vergata. In arrivo anche il Cnr.
“L’ingresso di sette nuovi soci con elevate competenze scientifico-tecnologiche è un importante valore aggiunto per questo progetto sfidante e complesso” ha sottolineato il presidente di Enea, Federico Testa. “Inoltre, si evidenzia il ruolo sempre più strategico di questo progetto nell’ambito delle iniziative per il rilancio post pandemia: DTT – ha aggiunto – è la più importante infrastruttura di ricerca a livello nazionale prevista negli ultimi decenni, un’opportunità unica per consolidare il primato scientifico, tecnologico e industriale raggiunto dall’Italia in un settore che ha portato a successi importantissimi, anche a livello economico”.
Come è stato suddiviso il capitale dei nuovi soci del Dtt
Si tratta di un investimento complessivo di oltre 600 milioni di euro, di cui 250 milioni provengono da un prestito della Banca Europea degli Investimenti per cui il Dtt è tra i Progetti Strategici.
Enea ha ceduto il 4% circa del capitale sociale che è stato così suddiviso: Infn 1%, Consorzio RFX 0,5%, politecnico di Torino 0,5%, università degli Studi della Tuscia 0,5%, università di Roma Tor Vergata 0,5%, Università di Milano Bicocca 0,5%, mentre il CNR aderirà con lo 0,5%. La quota di partecipazione Enea si attesta al 70%, quella di Eni al 25% e il Consorzio Create è all’1%.
Quest’anno saranno bandite nuove gare per i componenti principali e i lavori di adattamento del sito all’interno del Centro Ricerche Enea di Frascati dove verrà realizzato un polo scientifico-tecnologico fra i più avanzati a livello internazionale, aperto a ricercatori e scienziati di tutto il mondo.
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