Il 27% dei cittadini di Roma vive in zone della città dove le concentrazioni di NO2 superano i il limiti previsti dalla legge di 40μg/mü. Questo è quanto è emerso dall’elaborazione delle rilevazioni della campagna ‘NO2, No Grazie’, svoltasi a Roma nel febbraio 2018 dall’associazione Cittadini per l’aria, il cui obiettivo è creare una mappa interattiva del biossido di azoto, realizzata con tecniche di machine learning. Il risultato è un modello LURF (Land Use Random Forest), prodotto dagli studiosi del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio per predire la concentrazione dell’NO2 nei punti non direttamente campionati nel corso del progetto di citizens science, sulla base di parametri legati alla conformazione urbana e ai flussi di traffico.
I dati sono stati divulgati oggi, 15 febbraio, presso i Musei Capitolini nel corso della conferenza stampa nel corso della conferenza stampa ‘Roma, che aria respiriamo’, organizzata insieme all’associazione Salvaciclisti.
In questa occasione è intervenuta la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, che ha ricordato come l’impegno annunciato in occasione della conferenza C40, cioè eliminare il diesel dal un’area di Roma entro 2024 non sia disatteso dalla giunta, e che anzi è previsto un cronoprogramma per portare a termine nel miglior modo possibile l’obiettivo.
“Possiamo dire che dall’1 novembre di quest’anno i diesel Euro 3 non potranno più circolare all’interno della Ztl Anello ferroviario dal lunedì al venerdì” ha quindi dichiarato la sindaca. ”La delibera verrà votata in Giunta nei prossimi giorni e anche nella nostra città comincerà la pulizia dell’aria dai gas climalteranti“. Sottolineando anche come sia consapevole di mettere in difficoltà almeno 24mila veicoli di residenti in zona. “Sappiamo che creerà disagi, non viviamo su Marte, ma avrà effetti benefici sulla loro salute e su quella di tutti i cittadini. Negli anni questi divieti saranno estesi a tutta la città e, a scalare, anche ad altre motorizzazioni“.
La dichiarazione sta già facendo il giro di social e testate. Su questo commenta scettica Greenpeace in una nota stampa in cui sostiene come i tempi annunciati dalla Sindaca siano comunque troppo lenti per ottenere un centro di Roma totalmente libero dal diesel entro il 2024 auspicando una solerte condivisione del cronoprogramma citato.
Non possiamo più aspettare, le grandi città sono tenute a un cambio di rotta e ad agire in fretta sulle cause dell’inquinamento atmosferico. Da novembre si comincia: fuori gli Euro 3 dalla Ztl Anello ferroviario. Una scelta necessaria: https://t.co/hBUGcvwr5B #StopDiesel #C40 pic.twitter.com/dHVODszzpM
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) 15 febbraio 2019
Intanto secondo i dati esposti oggi il 100% dei cittadini della Capitale è cronicamente esposto ad un livello di NO2 superiore a 20 μg/m³, soglia oltre la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce effetti nocivi per l’organismo umano.
Speriamo quindi che i tempi siano rispettati e che la mobilità pubblica della città di Roma, per prima, dia l’esempio.
NO2, NO GRAZIE è un progetto di scienza partecipata realizzato nel 2018 promosso nella Capitale dalle due associazioni organizzatrici dell’evento. Vi hanno partecipato 150 volontari. La misurazione di concentrazione di biossido di azoto è avvenuta mediante un campionatore passivo collocato dagli stessi partecipanti a circa 2,5 metri di altezza, vicino a casa, all’ufficio o alla scuola.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.