Gli effetti del riscaldamento globale sul permafrost sono ormai noti da tempo. Ora, però, uno studio della NASA, realizzato dai ricercatori dell’Università dell’Alaska e pubblicato a metà agosto sulla rivista Nature Communications, ha evidenziato come il fenomeno dello scioglimento sia più rapido del previsto. Quest’accelerazione avviene in particolare quando si creano dei laghi termocarsici. In questo caso il bacino idrico si forma quando il permafrost si scioglie e l’acqua di disgelo confluisce in una depressione. Il processo libera gas serra in atmosfera.
Il processo fisico
La produzione di gas serra è legata, nello specifico, all’azione dei microrganismi presenti nel terreno artico che con le temperature più elevate e lo scongelamento del terreno agiscono su corpi organici (piante o animali) precedentemente congelati. Questo fenomeno produce anidride carbonica e metano nell’atmosfera. Quando si formano dei laghi termocarsici, la situazione si accentua e il terreno circostante il bacino si scongela più rapidamente.
Effetti sul riscaldamento globale
Se si prende in considerazione questo nuovo fenomeno di scongelamento del permafrost più rapido le stime legate all’impatto in termini di emissioni, già prese in considerazione dagli esperti per le loro previsioni, risultano più che raddoppiate.
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