Eolico e solare, centrali idroelettriche e altre fonti rinnovabili hanno rappresentato il 32% della produzione globale di elettricità nel 2024. Solo il fotovoltaico ha contribuito per il 55% alla crescita della produzione di energia elettrica rinnovabile. Lo rivelano i dati del Global Electricity Review 2025 redatto da Ember, che evidenzia l’aumento della domanda globale di elettricità (+4%) rispetto allo scorso anno, pari a 1,17 PWh, raggiungendo il massimo storico di 30,9 PWh. I periodi di temperature più elevate, in un altro anno tra i più caldi di sempre, hanno fatto aumentare la domanda di raffrescamento. Il nucleare, censito nell’analisi, si attesta a una quota pari al 9%.

La produzione di energia solare è aumentata di un sorprendente 29%, il massimo degli ultimi sei anni, pari a 474 TWh e ha coperto oltre il 40% dell’intero aumento della domanda.
Rinnovabili vs fossili: emissioni a massimo storico
Più nel dettaglio, l’energia idroelettrica si conferma la principale fonte di elettricità a basse emissioni di carbonio (14,3%). L’eolico (8,1%) e il fotovoltaico (6,9%) stanno rapidamente guadagnando terreno e, insieme, hanno superato l’idroelettrico. La quota del nucleare ha raggiunto il minimo degli ultimi 45 anni.
Le energie rinnovabili soddisfano ben il 73% della crescita della domanda mondiale di energia e hanno generato 858 TWh di energia aggiuntiva. Il precedente record di 577 TWh era stato stabilito due anni fa, con il calo dell’energia idroelettrica, dovuto principalmente al calore.
È interessante notare che la necessità di ulteriore raffreddamento ha rappresentato la causa principale dell’aumento del consumo di combustibili fossili. Secondo il think tank Ember, l’uso di combustibili fossili sarebbe rimasto pressoché invariato se le temperature non fossero aumentate. Le emissioni globali del settore energetico sono aumentate dell’1,6%, raggiungendo un nuovo massimo storico di 14,6 miliardi di tonnellate di CO2.
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Cina, aumenta la domanda di elettricità: +6,6%
Si nota che la domanda di raffrescamento durante il giorno è per lo più parallela alla produzione di energia solare. Inoltre, secondo il rapporto, il ritmo di aumento della capacità di accumulo energetico non è ancora al passo con la crescente necessità di bilanciare fotovoltaico ed eolico, poiché variabili. I nuovi fattori di domanda, come i veicoli elettrici, le pompe di calore e i data center, hanno contribuito alla crescita annuale della domanda in misura pressoché pari all’effetto della temperatura, ma più del doppio rispetto a cinque anni prima.
La domanda di elettricità della Cina è aumentata del 6,6%, pari a 623 TWh, rappresentando oltre la metà dell’aumento globale. I suoi 10,07 PWh totali rappresentano il 32,6% del dato complessivo. Cinque anni fa, il Paese asiatico si attestava al 28% e nel 2024 rinnovabili e nucleare hanno coperto l’81% dell’aumento della domanda. Il consumo di elettricità pro capite della Cina ha superato per la prima volta quello della Francia, ed è stato cinque volte superiore a quello dell’India. Gli Stati Uniti sono al secondo posto in classifica, con 4,4 PWh pari al 14,3% del consumo globale.
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