Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si affidano attualmente all’energia termica per la maggior parte della loro fornitura di elettricità, che nel 2021 rappresentava il 92,6% della produzione totale.
Tuttavia, secondo GlobalData, il Paese sta cercando di ridurre la sua dipendenza dall’energia termica e di passare alle energie rinnovabili. Gli Emirati Arabi Uniti puntano a soddisfare il 30% del suo fabbisogno energetico utilizzando energia rinnovabile entro il 2030.
L’introduzione dell’idroelettrico nel mix energetico del Paese
L’ultimo rapporto di GlobalData, “Uae power market size, trends, regulations, competitive landscape and forecast, 2022-2035”, rivela che gli Emirati Arabi Uniti stanno lavorando per introdurre l’idroelettrico a pompaggio nel mix energetico del Paese.
Si prevede che, questo percorso inizierà con l’impianto di pompaggio di Al Hattawi, quando nel 2026 inizieranno le operazioni commerciali. Il progetto è stato concepito per utilizzare e immagazzinare l’acqua della diga esistente di Hatta e generare elettricità durante i periodi di picco della domanda.
Presentato nell’ambito della “Dubai clean energy strategy 2050”, il progetto mira a far sì che tre quarti della produzione totale di energia degli Emirati Arabi Uniti provenga da fonti energetiche pulite entro il 2050.
Attaurrahman Ojindaram Saibasan, senior power analyst di GlobalData, commenta: “La più grande fonte di energia pulita dovrebbe emergere dal settore delle rinnovabili, in particolare dal solare. Negli Emirati Arabi Uniti, le condizioni sono ideali per la produzione di energia solare e il Governo sta destinando ampie porzioni di terreno brullo a parchi solari, sia fotovoltaici che a concentrazione, che contribuiranno a soddisfare la domanda locale e a soddisfare le esigenze di esportazione”.
Se i parchi solari pianificati andranno avanti, le sfide principali per la tecnologia solare potrebbero includere: l’eccessivo calore che influisce sull’efficienza dei moduli, nonché i danni che potrebbero essere inflitti ai pannelli solari e agli specchi a causa della polvere e della sabbia. Questo aumenterebbe i costi di manutenzione degli impianti solari fotovoltaici.
Saibasan aggiunge: “Il Paese dispone di diversi meccanismi di supporto, come le iniziative smart Dubai, lo scambio sul posto e le aste. Gli Emirati Arabi Uniti mirano a generare il 50% dell’elettricità da fonti prive di carbonio, principalmente dal solare fotovoltaico, entro il 2050. Abu Dhabi prevede di installare 5,6 GW di capacità solare fotovoltaica entro il 2026 e Dubai mira a ricavare il 75% della sua produzione di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2050. Questi obiettivi dovrebbero favorire la rapida diffusione delle centrali elettriche rinnovabili nel Paese”.
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