Il fotovoltaico è il principale datore di lavoro nel settore delle rinnovabili, sia per numero globale di dipendenti che per equilibrio di genere. Nel 2021, l’industria del solare ha dato lavoro a 4,3 milioni di persone, un terzo di tutti i posti di lavoro nelle energie green a livello mondiale. Le donne rappresentano il 40% di questo totale.
È quasi il doppio della quota di donne impiegate nell’industria eolica (21%) e nel settore petrolifero e del gas (22%). La percentuale è anche superiore alla quota media di donne occupate in tutti i settori delle rinnovabili che è del 32%. Lo rilevano i dati del nuovo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia rinnovabile – Irena, Solar PV: a gender perspective, presentato a Milano il 29 settembre alla conferenza mondiale sulla conversione dell’energia fotovoltaica.
Irena: “Più donne a guidare la transizione”
Il rapporto sottolinea la necessità di pari opportunità per le donne nelle posizioni tecniche nelle scienze, nella tecnologia, nell’ingegneria e nella matematica e in altri campi professionali, dove detengono rispettivamente il 38% e il 32% delle posizioni. Inoltre, c’è un ampio spazio per le donne per assumere più posizioni decisionali, poiché attualmente ricoprono il 30% dei lavori manageriali e appena il 13% dei posti dirigenziali nel settore del fotovoltaico.
Una transizione energetica giusta e inclusiva non riguarda solo l’accesso all’energia. Lo sottolinea nella nota stampa il direttore generale di Irena, Francesco La Camera: “I risultati del nostro nuovo rapporto sono promettenti e confermano il grande potenziale delle energie rinnovabili come datore di lavoro alla pari, ma segnalano anche la necessità di intensificare i nostri sforzi per aprire la strada a più donne per guidare la transizione energetica e plasmare il nostro futuro condiviso”.
Il fotovoltaico decentralizzato sembra offrire opportunità significative, poiché la catena del valore dell’off-grid coinvolge le donne sia nella fornitura di soluzioni che come beneficiarie: rappresentano il 35% di altre posizioni non tecniche come marketing, vendita, distribuzione e assemblaggio e installazione di prodotti.
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Rinnovabili: barriere e opportunità di genere
Sulla base del sondaggio globale di Irena, condotto nel 2021 su circa 1.300 individui e organizzazioni, il rapporto valuta il ruolo delle donne nel settore del fotovoltaico, evidenziando barriere e opportunità. Gli ostacoli più importanti sono la percezione dei ruoli di genere, la mancanza di politiche eque e trasparenti, nonché le norme culturali e sociali che modellano il comportamento.
Aumentare la consapevolezza sull’uguaglianza di genere, migliorare le politiche nazionali e sul posto di lavoro, offrire maggiore formazione, opportunità di networking e accesso a tutoraggio sono tutti passaggi fondamentali per livellare il campo di gioco per le donne nel settore: “Questi sforzi sono necessari non solo per aumentare la loro partecipazione, ma anche per diversificare la forza lavoro includendo le visioni, i talenti e le competenze di tutti i gruppi minoritari”, si legge a commento nella nota stampa.
Il nuovo rapporto è il terzo della serie Prospettive di genere, che è parte integrante dell’ampio lavoro di ricerca di Irena sugli effetti della diffusione delle energie rinnovabili nella transizione energetica: “L’attenzione iniziale sulla creazione di posti di lavoro e sulle competenze è stata ampliata nel tempo per coprire altri elementi socioeconomici come il prodotto interno lordo, misure più ampie del benessere, la creazione di valore economico locale, il miglioramento dei mezzi di sussistenza e gli impatti differenziati per genere”, conclude la nota.
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