Gervasio Ciaccia della Direzione Mercati dell’AEEG illustra i futuri sviluppi normativi alle prese con i nuovi equilibri del mercato, anche alla luce della discussione durante la seconda tappa del MEET
Quali prospettive di mercato prevede l’Autorità in merito alla generazione distribuita e produzione da rinnovabili?
Negli ultimi anni la produzione elettrica da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili (FERNP) e da generazione distribuita (GD) ha registrato una fortissima crescita con la conseguente riduzione sempre più elevata del cosiddetto carico residuo, cioè della parte di carico elettrico che viene soddisfatto tramite energia prodotta dagli impianti che forniscono servizi di dispacciamento (definiti unità abilitate alla fornitura di servizi di dispacciamento). Tale situazione risulta ancor più acuita per effetto della contemporanea riduzione della domanda elettrica in conseguenza della crisi economica che il nostro Paese sta attraversando. Il combinato disposto di questi due effetti determina una crescente difficoltà da parte di Terna di gestire il sistema in condizioni di sicurezza, soprattutto nelle giornate di basso carico e alta produzione da FERNP. Si sta assistendo quindi ad una modificazione strutturale del sistema elettrico che rischia di frenare lo sviluppo della GD e della produzione da FERNP. Un sistema caratterizzato da una forte presenza di impianti di GD e da FERNP non può essere gestito esonerando questi impianti dalla fornitura di servizi di dispacciamento e pertanto, necessariamente, si deve procedere ad una sempre più spinta integrazione dei queste forme di generazione nei mercati dell’energia elettrica. In questo senso, si aprono nuove opportunità di mercato, sia attraverso una partecipazione attiva ai mercati del giorno primo e intraday, sia attraverso la fornitura di uno o più servizi di dispacciamento. L’Autorità ha già da alcuni anni avviato questo percorso prima con le delibere ARG/elt98/08 e ARG/elt 5/10 che ponevano sugli impianti eolici di grossa taglia obblighi in merito alla fornitura di alcuni servizi di dispacciamento ed introducevano anche un sistema di premi per la corretta previsione delle immissioni degli impianti da FERNP di potenza superiore ai 10 MVA, poi con la deliberazione 84/2012/R/eel che ha esteso le predette previsioni ai fotovoltaici di grossa taglia e agli impianti di GD. In tale contesto inoltre, l’Autorità ha promosso in sede di Comitato Elettrotecnico Italiano la redazione di norme per la connessione alle reti di distribuzione (nuove Norme CEI 0-21 e CEI-016) che stabiliscono che affinché gli impianti di GD possano connettersi alle reti di distribuzione debbano essere in grado di poter fornire alcuni servizi di rete, nonché operare all’interno di un campo di frequenza molto più ampio rispetto al passato.
Ha senso ragionare in un’ottica di filiera completa anche sotto il profilo regolatorio?
Certamente sì. La piena integrazione degli impianti da FERNP e di GD nel sistema elettrico non passa solo attraverso una regolazione che spinga affinché tali impianti siano in grado di fornire servizi di rete, ma anche da una modifica delle regole di funzionamento dei mercati e del dispacciamento che vada nell’ottica di permettere al sistema elettrico da un lato di sfruttare pienamente le potenzialità e capacità che tali impianti possiedono e dall’altro di gestire i vincoli stessi associati a queste nuove tecnologie, nonché da una modifica delle modalità di gestione e di sviluppo delle reti che permetta di sfruttare pienamente le predette potenzialità. Pertanto non si deve parlare solo di impianti “smart” o di reti “smart”ma di un intero sistema che deve diventare più “smart”, a partire dagli stessi produttori da FERNP che devono ricoprire direttamente, o per il tramite del proprio utente del dispacciamento, un ruolo sempre più attivo sui mercati dell’energia. In tale ottica anche l’Autorità si sta muovendo sul piano regolatorio in una logica integrata. Le delibere predette finalizzate a promuovere la realizzazione di impianti in grado di poter erogare alcuni servizi di rete sono state accompagnate da delibere finalizzate a promuovere lo sviluppo di rete e progetti pilota sia in materia di “smartgrids” che di sistemi di accumulo, nonché disposizioni che hanno innovato la regolazione del servizio di dispacciamento e le modalità di gestione delle reti elettriche.
Smart City needs Smart People diceva un noto antropologo, ma forse ci sarebbe bisogno anche di una Smart Regulation. Possiamo contare su di voi?
Come dicevo prima, è il sistema elettrico che deve diventare più Smart e in tale contesto anche la regolazione deve subire un’evoluzione che vada nell’ottica di definire regole e norme che permettano di cogliere i cambiamenti che stanno avvenendo nel settore e di gestire al meglio e in un’ottica pro-concorrenziale potenzialità e limiti di ciascuna delle tecnologie impiantistiche presenti. Ho già citato alcune delle azioni regolatorie che l’Autorità ha intrapresoal fine di promuovere la realizzazione di impianti da FERNP e di GD in grado di erogare servizi di rete, nonché la sperimentazione di smartgrids e accumuli tramite i progetti pilota, cito però anche la recente regolazione degli sbilanciamenti per gli impianti da FERNP introdotta con la deliberazione 281/2012/R/efr che, responsabilizzando i produttori da FERNP,li spinge a migliorare le previsioni di immissione e a partecipare in maniera attiva ai mercati del giorno prima e intraday. Le conseguenze di tale regolazione sono molteplici: nuovo impulso alla ricerca al fine di ottenere previsioni sempre più affidabili sulla produzione da rinnovabili non programmabili con conseguente riduzione dell’aleatorietà dei relativi programmi e quindi benefici in termini di approvvigionamento di margini di riserva per garantire la sicurezza del sistemada parte di Terna; nascita di un mercato dei servizi di previsione e sviluppo di una concorrenza in questo settore; possibilità per i produttori da FERNP di partecipare ai mercati intraday e quindi di utilizzare previsioni fatte in prossimità col tempo reale e pertanto più affidabili; aumento dell’energia da FERNP che transita sui mercati del giorno prima e intraday, con conseguenti effetti sui prezzi di mercato dell’energia elettrica, solo per citare gli aspetti più rilevanti.
Nel corso del convegno MEET a Policoro ha indicato l’avvio di un documento di consultazione relativo alla generazione distribuita, come state procedendo e che tempi di realizzazione immaginate?
Finora l’Autorità ha promosso una regolazione finalizzata a far sì che i nuovi impianti da FERNP e di GD si dotassero di tutte quelle tecnologie che permettessero loro di poter erogare servizi di rete. Ad oggi alcuni di questi servizi sono già utilizzati dal sistema elettrico, altri costituiscono delle potenzialità non pienamente utilizzate. Affinché queste potenzialità siano pienamente sfruttate è necessario definire le modalità con le quali Terna, ed eventualmente i gestori delle reti di distribuzione possano avvalersi di tali impianti per la gestione in sicurezza delle reti elettriche. Quest’ultima considerazione è particolarmente rilevante per quanto riguarda la rete di distribuzione, per la quale la regolazione del servizio di dispacciamento deve ancora essere definita. In tale ottica, con il supporto del Politecnico di Milano, stiamo effettuando valutazioni ed approfondimenti sui diversi modelli di dispacciamento che possono essere implementati al fine di permettere la partecipazione della GD alla fornitura di servizi di dispacciamento.Tali analisi confluiranno in un documento di consultazione che verrà pubblicato nei prossimi mesi e che si pone l’obiettivo di avviare e stimolare una discussione sull’argomento che coinvolga tutti gli stakeholder così da poter raccogliere i primi commenti e le prime considerazioni in materia per poi procedere ad analisi più approfondite. Proprio in tale ottica potrebbe essere opportuno lasciare il documento in consultazione per un periodo più lungo rispetto alle tempistiche medie.
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