È stato varato in Consiglio dei ministri il decreto legge contenente le norme per il rilancio del ministero della Transizione ecologica. Questo prevede l’istituzione di un dipartimento ad hoc per il Piano nazionale di ripresa e resilienza che si avvarrà di due direzioni generali per accompagnare la realizzazione del Pnrr e per rendicontare ll’utilizzo dei fondi alla UE.
Al massimo 30 tecnici di Enea ed Ispra, che presteranno servizio in posizione di distacco presso gli uffici del Mite, forniranno consulenza “per l’espletamento delle attività tecniche e scientifiche correlate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza“.
Nuove assunzioni per il rilancio del Mite
Sarà indetto un bando per l’assunzione di 218 laureati, la metà saranno soggetti che hanno già svolto attività di supporto tecnico specialistico e operativo in materia ambientale presso il dicastero per almeno due anni degli ultimi tre. Altri 200 tecnici saranno assunti e inseriti nelle strutture commissariali regionali per fronteggiare il dissesto idrogeologico.
Il piano di rilancio, che come evidenziato in una nota stampa, dovrà essere attuato in tempi stretti “per consentire una piena adozione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Dovrà sostenere le funzioni della commissione Via Pnrr-Pniec e favorire il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di politica ambientale europei e con l’Accordo di Parigi.
“Questo decreto è da considerarsi un primo, importante, passo nel solco già tracciato del rafforzamento del Mite – dichiara il ministro Roberto Cingolani – partiremo subito con le assunzioni per iniziare con la messa a terra dei progetti del Pnrr. La direzione è quella di un ministero sempre più forte e specializzato, necessario per le grandi sfide ambientali a cui siamo chiamati”.
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