Ridurre i limiti di velocità per motivi ambientali

“Una rivoluzione” che comporterà il miglioramento della qualità dell’aria nel nostro Paese: parola del Ministro Pichetto Fratin.

limiti di velocità
Foto di Song Kaiyue/Pexels

Modificare i limiti di velocità dei veicoli per motivi ambientali, non solo di sicurezza. Una possibilità introdotta questo mese dal decreto “salva-infrazioni” e descritta dal Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, come “una vera e propria rivoluzione culturale”.

Il 26 giugno, nel corso di un’audizione presso la Commissione politiche dell’Unione europea del Senato, il Ministro ha definito “estremamente rilevante per il nostro Paese” il tema della qualità dell’aria, rispetto al quale “le procedure d’infrazione contestano il superamento dei valori limite delle sostanze nocive in una porzione considerevole del territorio nazionale”.

Limiti di velocità e inquinamento atmosferico

Del resto, stando ai dati di Legambiente, ben 29 città italiane su 95 hanno superato i limiti giornalieri di PM10 nel 2022. L’Italia è anche il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico, con circa 80mila decessi prematuri all’anno.

Con le nuove norme, ha spiegato Pichetto Fratin, “si potranno conseguire importanti riduzioni delle concentrazioni degli inquinanti nelle aree urbane adiacenti alle autostrade”. Inoltre, “l’iter per l’adozione del Piano nazionale d’azione per il radon è attualmente in fase avanzata, essendo già stata acquisita l’intesa della Conferenza Stato-Regioni”.

Leggi anche: Inquinamento in Italia, il report di Legambiente

Il caso di Bologna

Nel frattempo, Bologna sta per diventare la prima grande città a 30 chilometri orari della penisola. Si comincerà il primo luglio con una prima fase di transizione che durerà fino al primo gennaio 2024, quando entreranno in vigore le sanzioni per chi percorrerà qualunque via del capoluogo – non solo quelle del centro – a una velocità più sostenuta.


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