Fincantieri, ArcelorMittal Italia (Ami) e Paul Wurth Italia (Pwi) hanno firmato un Memorandum d’intesa (MoU) per l’eventuale realizzazione di un progetto finalizzato alla riconversione del ciclo integrale esistente dell’acciaieria di Taranto di Ami secondo tecnologie ecologicamente compatibili. Possibile svolta green quindi, per l’acciaieria più grande d’Europa, nata nel 1961, che si ritrova a fronteggiare l’annoso problema delle emissioni inquinanti. Problema che si tenterà di risolvere con questo accordo, all’interno del quale è compresa l’individuazione di progetti innovativi per il contenimento delle emissioni, oltre allo sviluppo di nuovi modelli di business congiunti.
Fincantieri, ArcelorMittal Italia e Paul Wurth Italia avranno all’interno del progetto dei ruoli ben suddivisi sulla base della propria expertise: Pwit in quanto fornitore tecnologico si occuperà di verificare la fattibilità tecnica dell’implementazione di nuove tecnologie per migliorare l’impatto ambientale e definirà gli input necessari all’analisi di fattibilità economica. Ami, gestore del sito industriale, si occuperà della verifica di fattibilità produttiva delle nuove soluzioni tecnologiche e dei relativi impatti. Fincantieri verificherà la fattibilità dei progetti in un’ottica di integrazione delle differenti attività di project management.
Thomas Hansmann, amministratore delegato di Paul Wurth Italia S.p.A. ha commentato in nota stampa: “La riconversione green del sito di Taranto riveste un’importanza strategica tale da richiedere il concorso delle migliori risorse del Paese; il successo di un’operazione di questa importanza passa necessariamente attraverso la collaborazione fra aziende, che all’interno del proprio campo di lavoro, rappresentino l’eccellenza”.
Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri, ribadisce: “Le collaborazioni tra preminenti attori nazionali vanno oltre la crescita delle singole aziende, innescando benefici per l’intero tessuto economico del Paese. Questa convergenza con ArcelorMittal e Paul Wurth, potrà valorizzare fortemente la filiera siderurgica. Il nostro impegno è rivolto ad aumentare la competitività del prodotto acciaio, soprattutto sotto il profilo della sostenibilità ambientale, aspetto che acquista sempre maggiore rilevanza per tutti gli stakeholder coinvolti nei processi industriali”.
Lucia Morselli, amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, afferma in nota stampa: “Dobbiamo essere in grado di migliorare le nostre imprese, farle essere campioni di sostenibilità, capitalizzare su questi processi, su queste tecnologie e avremo così un driver di sviluppo per il paese con un potenziale di esportazione di tecnologia straordinario, essendo la domanda di queste competenze in continua crescita in Europa e nel mondo”.
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