Regolamento sulle emissioni di metano, l’Italia verso la nomina delle autorità competenti

Ecco quanto emerso all’evento di Amici della Terra ed Environmental Defense Fund Europe

Il governo italiano si sta preparando all’attuazione del Regolamento europeo sulla riduzione delle emissioni di metano generate dal settore dell’energia. Lo ha reso noto Francesca Di Macco, in rappresentanza del MASE, all’incontro organizzato da Amici della Terra ed Environmental Defense Fund Europe (EDFE) il 24 giugno a Roma.

Le misure previste dal Regolamento sulle emissioni di metano

Il Regolamento, che entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’UE, chiede agli Stati membri di individuare delle “autorità competenti” che possano garantire il monitoraggio di giacimenti, gasdotti e rigassificatori, la raccolta dei dati relativi alle emissioni e la loro pubblicazione.

All’evento hanno partecipato istituzioni come ARERA, CIG e ISPRA che si prevede potranno ricoprire questo ruolo. Hanno partecipato anche gli esponenti di associazioni come Proxigas, Utilitalia e Assorisorse che rappresentano la filiera nazionale del gas naturale e che, dal 2021, partecipano al tavolo italiano sulla riduzione delle emissioni di metano generate dal settore.

Il ruolo del governo italiano

Alessia Clocchiatti, team leader methane international and fossil fuels phase out della Commissione europea, ha ricordato come il nuovo Regolamento miri anche alla riduzione delle emissioni derivanti dalle importazioni e alla predisposizione di uno strumento di monitoraggio degli emettitori globali di metano. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza del ruolo assunto dall’Italia.

Leggi anche: Le strategie G7 per la riduzione delle emissioni di metano

Al G7 Energia e Ambiente di Venaria Reale, i Ministri hanno ribadito l’impegno a ridurre le emissioni del 30 per cento entro il 2030, come già stabilito con il Global Methane Pledge. Nel documento redatto al termine del vertice di Borgo Egnazia hanno incluso la volontà di collaborare con i Paesi produttori di petrolio e gas non appartenenti al G7 per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi.


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