Il 20 maggio è la Giornata mondiale che ci ricorda l’importanza di proteggere le api (World Bee Day). Quale modo migliore per celebrare questo prezioso insetto se non attraverso l’arte? Il designer italiano Matteo Cibic, che nel suo studio di Vicenza progetta elementi d’arredo e installazioni artistiche, è andato proprio in questa direzione.
Alla Flora Adora Exhibition, i sogni diventano realtà
Flora Adora Exhibition è una mostra unica nel suo genere, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza degli insetti impollinatori. Si compone di dieci coloratissime opere d’arte, vere e proprie installazioni floreali, che i visitatori potranno ammirare fino a domenica 21 maggio nello splendido giardino del cocktail bar Al Naviglio di Milano, in via Ludovico Il Moro.
“Come sappiamo, i fiori vivono solamente grazie agli insetti impollinatori che, però, stanno scomparendo. Da qui è nata l’idea di celebrarli”, spiega Matteo Cibic. “Ho voluto riprodurre in un formato più grande questi piccoli animali che spesso non vengono rispettati, ma trattati come se fossero dei piccoli mostri. E li ho trasformati in personaggi divertenti e colorati, che vivono in dei mondi onirici”.
Un tripudio di colori per disegnare un mondo migliore, proteggere le api e non solo
Un angolo al riparo dal traffico milanese, dove i merli passeggiano timidamente fra le opere di design, per poi librarsi con eleganza nell’aria profumata di rose. I colori dei fiori si mescolano con quelli delle sculture dalle forme insolite, in un tripudio di delicatezza che lascia il visitatore stupito e ammaliato, quasi stordito dalla bellezza che lo circonda.
“Questo progetto fa parte di un percorso più ampio che va a narrare dei mondi onirici, come ho accennato prima, in cui gli animali si incrociano fra di loro e creano degli ibridi. Diventano a volte mostri, a volte giocolieri, a volte delle creature per metà umane. Oggi viviamo in un mondo estremamente cupo, che ha pochi sogni riguardo al futuro: è importante che il design e l’arte, così come la comunicazione, facciano sognare i giovani e li portino a immaginarsi un mondo diverso, un nuovo modo di produrre e di consumare”, prosegue Cibic. “Voglio contrastare questa visione alla ‘Black Mirror’ che ci viene proposta quotidianamente, perché come diceva Jules Verne, qualsiasi cosa un uomo può immaginare, altri la possono realizzare”.
Un’esperienza multisensoriale, dove il design incontra la mixology
Le note floreali di Hendrick’s Flora Adora, nuovo gin in edizione limitata, completano quella che, a tutti gli effetti, è un’esperienza multisensoriale. Gli ospiti che lo desiderano avranno l’opportunità di degustare i signature cocktail primaverili che diverranno protagonisti dell’estate 2023.
“La mixology consente di creare dei connubi fra elementi molto diversi fra loro, dando vita a un mix perfetto che a volte può essere più elegante, altre volte più stravagante. Un po’ come la musica. Si creano degli scontri che, come accade spesso anche a livello sociologico, finiscono per essere molto interessanti”, continua l’artista.
Le api e l’uomo, un legame da preservare
Un insieme di connubi inaspettati, che si fa portavoce del legame fra l’uomo e l’ape. A livello globale, il 40 per cento delle specie di insetti impollinatori è a rischio estinzione, secondo il WWF. Parliamo anche di farfalle, falene, bombi e coleotteri. A causa di un simile declino, la produzione di frutta, verdura e noci è calata del 3-5 per cento, con gravi ripercussioni sui consumi alimentari della popolazione mondiale.
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Limitare l’uso di pesticidi e combattere la crisi climatica sono senz’altro strategie utili a proteggere le api e specie impollinatrici altrettanto preziose, ma possono aiutare anche accorgimenti più semplici. Restando a Milano, per esempio, il Comune ha deciso di ridurre gli sfalci delle aree verdi con un obiettivo preciso: contribuire alla tutela della biodiversità.
E anche l’arte, come ci ricorda Cibic in conclusione, continuerà sempre a fare la sua parte: “La società in cui viviamo è profondamente tecnocratica. Pensiamo che tutto debba essere funzionale, performante, perché vogliamo realizzare il maggior numero possibile di cose, nel minor tempo possibile. L’universo letterario, artistico e umanistico, invece, si basa sulla volontà di assaporare le cose con lentezza. Molti dei nostri problemi derivano proprio da questa continua ricerca dell’efficienza, portata a livelli estremi: l’umanesimo ha il potere di rendere nuovamente appetibile lo scorrere del tempo”.
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