Produrre energia elettrica destinata al consumo domestico sfruttando le fuel cell in ceramica. È l’ultima scoperta dei ricercatori della Colorado School of Mines che, coordinati dal Prof. Ryan O’Hayre, hanno dimostrato la potenzialità di questa tecnologia, soprattutto in termini di riduzione dei costi in bolletta.
Frutto di uno studio durato cinque anni, la cella a combustibile in ceramica opera come conduttore protonico e, lavorando a temperature più basse delle celle tradizionali, favorisce la capacità di generare energia elettrica dall’idrogeno e dal metano. Alla base della fuel cell c’è un nuovo elettrodo che riesce a garantire, grazie alla conduzione contemporanea di elettroni, ioni e protoni, un elevato livello di operatività a basse temperature.
I ricercatori hanno, inoltre, semplificato e ridotto i costi del metodo di produzione di fuel cell, in modo da renderle ancora più competitive.
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