Il ministero dell’Ambiente ha presentato la sua campagna di sensibilizzazione sul corretto smaltimento di mascherine e guanti usati per proteggersi dal Coronavirus. L’iniziativa è promossa in collaborazione con la Guardia costiera, Ispra, Iss, Enea e la commissione Colao.
I tre punti della campagna per il corretto smaltimento di mascherine e guanti
Tre i punti chiave della campagna. In primo luogo gettare mascherine e guanti nell’indifferenziato. In secondo luogo servirsi il più possibile di quelli riutilizzabili. E in terzo luogo non buttare questi dispositivi sanitari a terra per evitare gravi danni all’ambiente.
Dal video alla campagna social
Nell’ambito dell’iniziativa il Minambiente e la Guardia costiera hanno realizzato uno spot con protagonista Enrico Brignano. Il video mostra in particolare le conseguenze dell’abbandono di guanti e mascherine.
La campagna social
Oltre al video c’è poi la campagna social intitolata ‘Alla natura non serve’. L’iniziativa prevede meme e video emozionali dall’hastag #buttalibene. Il concept muove da una delle foto simbolo della pandemia: un uccellino trovato intrappolato in una mascherina.
Campagna per lo smaltimento di mascherine e guanti per orientare i comportamenti dei cittadini
“Mascherine e guanti monouso – sottolinea in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – sono diventati un problema per l’ambiente, in Italia e nel resto del mondo. Da qui è nata la campagna istituzionale del ministero, affidata al carisma di Enrico Brignano, che con il suo potere di persuasione orienterà i comportamenti dei cittadini italiani nell’ottica di prestare attenzione all’ambiente. Anche tramite i social vogliamo raggiungere un pubblico vasto, soprattutto i più giovani. Perché oggi è il momento di agire per difendere la natura e il nostro pianeta dall’inquinamento. Non possiamo stare a guardare”.
La collaborazione tra Minambiente e Guardia costiera
“Una collaborazione, quella tra il Comando generale della Guardia costiera e il ministero dell’Ambiente, iniziata già lo scorso anno con il progetto di comunicazione e di educazione ambientale plasticfree”, sottolinea in nota il Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, l’ammiraglio Giovanni Pettorino. Si tratta di Un’iniziativa volta a “contrastare la dispersione delle microplastiche in mare e proseguita con la campagna ‘reti fantasma’ che vede impegnati i nostri nuclei subacquei nel recupero delle reti da pesca abbandonate nei fondali, che rappresentano un pericolo per la vita dell’ecosistema marino e per la sicurezza di bagnanti e subacquei”.
Un impegno rinnovato
“Quest’anno il nostro impegno a fianco del Ministro Costa si è rinnovato attraverso un’intensa attività di monitoraggio ambientale volta a ‘fotografare’ lo stato de mare durante il periodo di lockdown e nella fase immediatamente successiva e oggi, in particolare, per sostenere questa importante campagna del ministero dell’Ambiente e lanciare un messaggio a coloro che sceglieranno le coste italiane per loro vacanze”, conclude Pettorino.
“Un’iniziativa che si appella al senso civico di ciascuno di noi”
“L’Ispra e il sistema nazionale per la protezione dell’ambiente – afferma in nota il presidente Ispra e Snpa, Stefano Laporta – aderiscono a questa campagna che si appella principalmente al senso civico di ciascuno di noi. I numeri parlano chiaro. In Italia si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio per la fine del 2020 di 100.000 tonnellate di rifiuti. lInoltre la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno sarà di un valore medio di 200.000 tonnellate. Questi numeri devono necessariamente indurci a comportamenti virtuosi nei confronti dell’ambiente”.
Brusaferro (Iss): “Contrasto a pandemia richiede uno sforzo conune e coordinato contro la pandemia”
“Questa iniziativa – scrive in un messaggio istituzionale il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro – è un ottimo esempio di come il contrasto alla pandemia coinvolga tutti gli aspetti della nostra convivenza e richieda uno sforzo comune e coordinato. Anche in questa fase della pandemia è importante che tutti agiamo nelle prospettive dell’agenda per lo sviluppo sostenibile dove il tema ambiente, insieme a quello della salute, siano centrali”.
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