Porti Smart, se ne discute a Valencia all’Euro Med Telco Forum

CitySi è svolto presso l’Autorità Portuale di Valencia, nei giorni 22 e 23 Aprile, il primo fra gli annuali eventi di Euro Med Telco Forum, organizzato da AEIT, l’Associazione degli Ingegneri di Telecomunicazioni spagnola con la collaborazione di AICT, soggetto che include i professionisti dell’ICT e delle telecomunicazioni italiani. L’evento di Valencia ha avuto come oggetto di discussione lo “Smart Port”, ovvero l’insieme delle tecnologie e delle metodologie orientate ad introdurre innovazione nella gestione ordinaria dei traffici portuali, sia per quanto riguarda gli aspetti legati principalmente alla logistica che quelli orientati alla manutenzione e alla gestione dell’intera area portuale.

L’evento è stato suddiviso in una prima sessione di tipo generale, orientata a presentare i concetti generali dello Smart Port e, a seguire, in altre tre sessioni specifiche dedicate, rispettivamente alle seguenti tematiche :

-Le soluzioni innovative dell’ICT per il miglioramento delle infrastrutture, della logistica e del trasporto portuale

– Le soluzioni innovative dell’ICT al servizio di un modello innovativo di diportistica orientata al futuro

-Analisi e utilizzo dei “Data Analytics” orientati a migliorare e rendere efficiente la sicurezza delle aree portuali

Aurelio Martinez Esteves, Presidente del Porto di Valencia, Miguel Merino, Membro del Consiglio Direttivo di AEIT, in sostituzione del Presidente Eugenio Fontan e Andrea Penza, Presidente di AICT hanno dato il benvenuto ed introdotto la giornata lavorativa.

Nella fase introduttiva è stata illustrata l’organizzazione del Porto di Valencia, peraltro preceduta da una interessantissima visita in barca guidata dallo stesso Presidente, dalla quale sono emersi i numeri della gestione del Porto stesso, un Porto dedicato principalmente alla gestione del traffico merci con dimensioni particolarmente significative. Il Porto gestisce infatti traffici verso e da una gran parte dei paesi mondiali, fra cui Canada, Arabia Saudita, Cina, India, Brasile.

Fra gli obiettivi che si stanno indirizzando è importante citare, in particolare, il miglioramento della sicurezza dei container, anche se questo implica un aumento dei costi non trascurabile, una costante crescita dei numeri che vengono gestiti, anche in funzione dell’espansione del processo di globalizzazione del mercato, un incremento significativo dell’efficienza in ciascuna fase della gestione del traffico dei container.

Nel contributo dedicato al Porto di Siviglia si è parlato del progetto TECNOPORT 2025 con obiettivi sfidanti legati all’introduzione della geo-locazione per i container, il monitoraggio continuo dello stato delle merci, l’introduzione di servizi a valore aggiunto forniti da terze parti. Inoltre si parlato del progetto di implementazione di una rete wireless di concentratori con l’obiettivo di raccogliere i dati provenienti dai terminali attaccati ai container che, in un certo istante transitano nell’area coperta dai concentratori stessi. I concentratori comunicano con il server centrale attraverso la rete cellulare o quella satellitare.

Un altro interessante contributo è stato riferito alla costruzione di un ecosistema innovativo sostenibile aderente a standard aperti, in grado di supportare lo sviluppo di “Smart applications” nei settori multipli legati alle aree portuali.

Si è inoltre parlato di Internet delle cose, di tecnologie innovative funzionali all’integrazione

di piattaforme eterogenee operanti in differenti domini applicativi. Vengono considerati in particolare due domini specifici :

  • il dominio riguardante i trasporti e l logistica nei Porti, incrementando l’efficienza nelle tempistiche di trasporto, la riduzione di emissioni di CO2, il miglioramento del controllo degli accessi e della sicurezza

  • il dominio dell’m-health, cioè quello del monitoraggio a distanza del paziente utilizzando efficienti risorse distribuite.

Un approccio legato all’utilizzo delle tecnologie dell’IOT è generico e può essere applicato a molteplici domini applicativi nei quali esiste un oggettivo bisogno di interconnessione fra sistemi IOT esistenti o nuovi sistemi da mettere in rete.

Un interessante contributo legato al controllo del traffico marittimo ha evidenziato quanto l’utilizzo di strumenti quali i radars di nuova generazione, a basse emissioni, di dimensioni ridotte, a limitato consumo energetico, possano incidere efficacemente nella gestione di un “Open sea” e nella sorveglianza di “Inner port” ottenuta per mezzo di sistemi ottici intelligenti. Le Autorità portuali e le Guardie costiere ottengono oltretutto strumenti efficaci per rendere efficiente il controllo in sicurezza delle operazioni di manovra nel porto soprattutto in critiche situazioni di visibilità. Dunque una rete integrata di sensori per la ottimizzazione della gestione integrata del traffico e della navigazione nell’ultimo miglio.

La Fondazione Porto di Valencia ha illustrato la sua missione in quanto Centro di eccellenza accademica per la realizzazione di tools per l’efficientamento delle catene del trasporto e della logistica portuale. Alcuni dati impressionanti : 209 progetti, 89 soluzioni SW per pianificazione e gestione, 15 prototipi industriali, formazione e199 MEuro di savings, 293 training courses.

Il contributo sulle attività del Porto di Trieste ha evidenziato l’utilizzo del sistema HVSC (High Voltage Shore High) a supporto del traffico portuale. Questo sistema viene utilizzato da un cluster di porti selezionati ed abilitati all’utilizzo dello stesso, porti ad alto traffico che acquisiscono benefici dall’abbassamento delle emissioni, dalla riduzione dei costi ambientali contribuendo a creare nelle città dove sono allocati più attrattività e più vivibilità e con la possibilità di utilizzo di incentivi disponibili per l’adozione delle tecnologie stesse.

E’ stato presentato inoltre il sistema RTLS (Real time Location Service), una piattaforma di location multi-tecnologica che fornisce la geo-localizzazione di persone, veicoli e oggetti utilizzando specifici HW, SW e algoritmi. La locazione di un target può usare diverse tecnologie in grado di abilitarne la rivelazione, l’identificazione e la locazione. Può inoltre essere efficacemente abilitato il controllo della mobilità interna per persone, veicoli e materiali. Inoltre sono state presentate differenti piattaforme per offrire miglioramenti ed efficienza nella gestione dei servizi portuali offerti dalle Autorità preposte per tutto il traffico marittimo. In particolare piattaforme per automatizzare, ottimizzare e semplificare i processi portuali e la gestione dei dati che fanno riferimento a tali processi. Esiste anche un possibile obiettivo di unificare in un’unica piattaforma differenti tecnologie che possono essere applicate nel monitoraggio e nell’aiuto all’espletare i task gestionali ed i processi manageriali.

Di seguito altre funzioni importanti evidenziate durante il convegno :

– Integrazione di soluzioni ICT per una più efficiente pianificazione e gestione del cargo, attraverso differenti modi di trasporto

– Sistemi tipo web-based per port-networking allo scopo di identificare e scambiare la locazione di navi, le vie navali programmate, cargo facilities e data e tempi di movimenti attraverso database relazionali per l’interfaccia di porti e natanti con nuove modalità di semplificazione di processi di archiviazione e reporting

– Sistemi a supporto di decisioni basate su processi di simulazione per ottimizzare vie navali e orari in funzione di informazioni provenienti da tutti i soggetti interessati quali porti, navi, personale autorizzato ad operare

  • Metodologie di e-navigazione per una più automatica e più sicura gestione dei movimenti navali. 

Inoltre, durante l’incontro, è stato adeguatamente trattato il tema dell’utilizzo dei data Analytics per l’ottimizzazione dei processi organizzativi portuali e per la gestione della logistica e dell’instradamento efficace del traffico marittimo, con uno sguardo particolarmente attento al miglioramento della sicurezza globale.

In particolare è emerso quanto la gestione dei rischi nella catena del supply internazionale deve assicurare la sicurezza ai cittadini residenti in EU, la protezione degli interessi finanziari ed economici e facilitare lo scambio dei liberi mercati. Esiste dunque una strategia ed un piano di azione da parte dell’Unione Europea per migliorare il risk management e la messa in sicurezza della supply chain. 

Nel secondo giorno si sono svolti incontri bilaterali fra tutti i partecipanti per individuare possibili progetti e sinergie da sottoporre alle call di Horizon 2020, in particolare :

-“Smart Green and Integrated Transport “;

-“ Secure societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens

Durante il prossimo Euro Med Telco Forum 2016, che si svolgerà in Italia, a Trieste nei giorni 15 e 16 Settembre, saranno analizzate le peculiarità dei seguenti possibili progetti per poi decidere definitivamente sullo sviluppo di attività congiunte per le prossime Call di Horizon 2020.

  1. Remote sensing and augmented virtuality technologies for detection, identification and environmental risks in Port areas

  2. Enabling use of unnamed vehicles to improve Poer of the future operation

  3. ICT solutions for more efficient maintenance and managment processes in Port

  4. Smart Port : successes experiences from Atlantic side Ports

  5. Habitat – Harbour traffic of Timization system

  6. Enabling electric shore power in the Mediterranean : The Port of Trieste feasibility

  7. Advanced Communication capabilty with artificial intelligence node applied to maritime traffic and integrated logistic


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Laureato in Ingegneria Elettronica all’Università Sapienza Roma 1 ha alle spalle circa 35 anni di esperienza in ICT e Telecomunicazioni. Per più di 30 anni è stato Manager prima nel Gruppo Alcatel e poi nel Gruppo Ericsson, all’interno dei quali ha ricoperto molteplici posizioni direttive nelle aree tecniche, sales e marketing e nelle relazioni istituzionali. Si è occupato di tecnologie avanzate sia nel campo delle infrastrutture fisse che mobili. Da circa sette anni è Presidente e AD di una società di consulenza che supporta le Piccole e Medie Imprese e le organizzazioni istituzionali nello sviluppo di modelli di business e posizionamenti di mercato. E’ Data Protection Officer (DPO) certificato da fine 2016 ed iscritto al Registro di KHC. Ha svolto numerose attività di Training sul nuove Regolamento Europeo per la protezione dei dati personali e svolge attività di assessment presso le aziende.