Le polveri ultrafini hanno un impatto negativo sulla salute umana, e si constatano effetti sia sull’apparto respiratorio che sugli organi, come cuore e polmoni.
Il Centro di Ricerca Polaris dell’Università di Milano-Bicocca ha testato gli effetti del particolato ultrafine – di meno di un micron – su una barriera emato-alveolare, costituita da cellule endoteliali e alveolari polmonari, che riproduce il funzionamento dell’unità biologica coinvolta nella respirazione.
I risultati mostrano come le componenti più fini del particolato, emesse da motori alimentati con diesel e biodiesel, riescono ad attraversare la barriera respiratoria e a colpire gli organi bersaglio determinando la produzione eccessiva di proteine infiammatorie.
Il prossimo passo sarà valutare i singoli componenti del particolato per individuare gli inquinanti da limitare, ridurre tutte le sorgenti di combustione primaria (auto e biomasse) e rivedere la legislazione europea sul PM.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.