Il ministero della transizione ecologica ha attivato risorse pari a 2,1 miliardi di euro per migliorare la capacità di gestione dei rifiuti.
L’obiettivo è quello di finanziare progetti che mirino a rafforzare le infrastrutture per la raccolta differenziata, soprattutto al sud che risente di una significativa carenza di impianti, attraverso dei progetti innovativi. Gli enti e le imprese possono sfruttare fino agli ultimi giorni per candidarsi, avanzando le loro proposte. Mancano ancora due settimane infatti alla scadenza degli avvisi pubblicati in seguito ai DM 396 e 397 del 28 settembre 2021.
Il Mite sta attuando un monitoraggio costante per risolvere eventuali problematiche che possono sorgere dalla presentazione delle proposte. A questo fine, è fondamentale il rapporto con le associazioni di categoria che fanno presente il forte interesse espresso dai potenziali beneficiari per le misure avviate.
Utilitalia, che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia, stima ad esempio sull’Investimento 1.1, indirizzato agli enti pubblici, una potenziale richiesta di investimenti di 1,6 miliardi.
La distribuzione geografica delle proposte
Dato che le maggiori criticità strutturali dei servizi sono localizzate al centro-sud, i dati emersi dalla piattaforma online per le candidature registrano il 55% delle domande per l’Investimento 1.1 (enti pubblici) e il 60% delle domande per l’Investimento 1.2 (imprese) provenire dal centro-sud.
I diversi supporti messi a disposizione dal Mite
Il Mite, data anche la complessità dei progetti che saranno presentati, mette a disposizione un help desk per fornire chiarimenti, insieme ad un contact center con numero verde per rispondere ad eventuali difficoltà di utilizzo della piattaforma online per le candidature e un ciclo di webinar informativi. Per agevolare ulteriormente i partecipanti, fornisce una serie di format e fac-simile da utilizzare come riferimento per la documentazione da allegare alle proposte. Sempre presente il rapporto di collaborazione con Anci in merito alle criticità riscontrate dai comuni (che sono tra i soggetti destinatari dell’Investimento 1.1), così come la collaborazione con Confindustria per l’investimento 1.2.
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