Giovedì 7 settembre, la Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento europeo ha votato a favore del Critical Raw Materials Act. Il testo sottolinea l’importanza di nuove partnership strategiche fra Unione europea e Paesi terzi per diversificare la provenienza delle materie prime critiche, oltre a favorire lo scambio di conoscenze e tecnologie.
Inoltre, mira a sostenere la ricerca di alternative più sostenibili e a promuovere l’economia circolare, aumentando l’estrazione dei materiali dai rifiuti. Infine, gli europarlamentari sostengono la necessità di snellire la burocrazia per le aziende del settore, specialmente le piccole e medie imprese.
La ricerca di materiali più sostenibili
“Con una forte maggioranza, la Commissione per l’Industria invia un segnale forte in vista del trilogo. Il testo concordato pone le basi per la sicurezza europea dell’approvvigionamento, con un impulso alla ricerca e all’innovazione lungo l’intera catena del valore”, ha dichiarato Nicola Beer, vicepresidente del Parlamento europeo.
ICYMI: #CriticalRawMaterials are vital to the transition to net-zero #DigitalAge & higher defence spending
How does the EU plan to secure supplies?
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“In risposta agli sconvolgimenti geopolitici, crea i presupposti per offrire incentivi economici mirati agli investitori privati nel contesto della produzione e del riciclaggio in Europa. Allo stesso tempo, si basa sull’espansione dei partenariati strategici con i Paesi terzi. Sono state gettate le basi per il percorso dell’UE verso una sovranità aperta, economica e geopolitica”, ha concluso Beer.
La prevenzione degli abusi di mercato
A breve, precisamente nella plenaria dell’11-14 settembre, sarà l’intero Parlamento a doversi esprimere sul Critical Raw Materials Act. Dovrà esprimersi anche sulle nuove norme a tutela dei consumatori dall’instabilità del mercato energetico, anch’esse approvate il 7 settembre dalla Commissione ITRE.
L’obiettivo è rendere le bollette di cittadini e aziende più indipendenti rispetto alle fluttuazioni del prezzo dell’energia. La nuova legge introduce anche un più rigido allineamento alle norme dell’UE sulla trasparenza dei mercati finanziari e rafforza le disposizioni in materia di segnalazione e monitoraggio per proteggere i consumatori dagli abusi di mercato. Infine, potenzia il ruolo dell’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia, conosciuta con l’acronimo ACER.
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“Abbiamo introdotto miglioramenti nella trasparenza e nelle pratiche di monitoraggio, prestando attenzione a non sovraccaricare le imprese più piccole, e abbiamo sottolineato la necessità di rafforzare la collaborazione tra le autorità finanziarie ed energetiche per prevenire abusi di mercato e speculazioni”, ha commentato la parlamentare Maria da Graça Carvalho.
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