In questi giorni sono state registrate elevate concentrazioni di ozono in alta Brianza, tra Cantù, Erba e Valmadrera, ma anche in Valsassina. A Moggio, in particolare, le centraline ARPA hanno misurato concentrazioni medie di 129 microg/mc. Gli effetti più deleteri di questa situazione, secondo quanto spiega Legambiente, dovrebbero essersi verificati in tutta la Lombardia occidentale, dal varesotto e dal comasco fino al milanese e al pavese.
Alcuni accorgimenti da seguire
Secondo Legambiente per gli abitanti di quelle zone “è opportuno essere prudenti e consapevoli che, nelle ore del pomeriggio e della prima serata, è bene astenersi da attività fisiche intense e all’aria aperta per limitare il contatto con aria inquinata”.
“Siamo stanchi di leggere i bollettini di guerra dello smog dai siti della comunicazione istituzionale – commenta in una nota Barbara Meggetto, Presidente di Legambiente Lombardia – Ci aspettiamo azioni più energiche di quelle indolenti e poco coraggiose assunte fino ad ora dalle istituzioni, anche perché ormai è chiara la responsabilità enorme dei diesel come fonte primaria di inquinamento, in estate come in inverno. In attesa che anche il Governo sia in condizioni di dare segni di vita, cosa aspetta la Regione Lombardia a imprimere un’accelerazione al percorso necessario di uscita dall’era del diesel? Non arriviamo impreparati d’estate come d’inverno occorre tutelare la salute dei lombardi“.
Il progetto Captor
A partire dal mese di giugno la rete delle centraline ARPA per la misura dell’ozono verrà affiancata dai dispositivi che Legambiente attiverà presso scuole e case di diversi comuni dell’Isola Bergamasca. Questa iniziativa si inserisce nel progetto europeo CAPTOR, che intende sviluppare strumenti e modalità di coinvolgimento dei cittadini per conoscere i livelli di ozono dell’aria. In questo modo si vuole aumentare il livello di consapevolezza su un inquinante atmosferico per il quale, purtroppo, negli ultimi decenni la situazione è peggiorata.
Cos’è l’ozono
L’ozono è un inquinante secondario, generato dalle reazioni atmosferiche, in presenza di luce, a partire dalla NO2 prodotta soprattutto dagli scarichi automobilistici, con un ruolo prevalente dei motori diesel che rappresentano la fonte emissiva primaria in Lombardia.
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