Opportunità della transizione in America Latina

Cile, Argentina e Brasile diverse opportunità e business per il know how italiano secondo Anie Confidustria

america latina
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

Il 22 marzo si è chiusa la missione di Regione Lombardia in Sud America. Questa ha visto la partecipazione delle imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane rappresentate da  Federazione ANIE che vede circa il 40% delle unità produttive sono localizzate in Lombardia. La missione ha guardato a Cile, Argentina e Brasile con l’obiettivo di esplorare nuove opportunità di collaborazione e rafforzare le sinergie economiche tra le imprese lombarde e i mercati dell’America Latina.

Le sfide globali che ci troviamo ad affrontare, dalla transizione energetica all’innovazione tecnologica, fino al mutamento nelle dinamiche internazionali – commenta Michele Lignola, direttore di ANIE Confindustria ci impongono di esplorare nuove alleanze. Paesi come Cile, Argentina e Brasile stanno intraprendendo un processo ambizioso di crescita e ammodernamento delle loro infrastrutture, guidato dalle transizioni energetica e digitale. Questo scenario genera un consistente fabbisogno tecnologico – ha concluso Lignola – che le aziende italiane possono soddisfare grazie alle loro competenze altamente qualificate e al supporto tecnico di alto livello, facendo leva sull’eccellenza italiana in comparti industriali ad alta e medio-alta tecnologia”.

Cile tra energia green e aerospazio

Gli incontri a Santiago del Cile hanno messo in evidenza alcune sinergie potenziali che guardano alla transizione energetica e materiali critici.

Nel 2024 l’interscambio commerciale tra Italia e Cile nel comparto delle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche ha raggiunto i 101,9 milioni di euro e le esportazioni lombarde hanno superato i 35 milioni di euro. Il 77% delle esportazioni dalla Lombardia origina dai comparti dell’Elettrotecnica, mentre il restante 23% si distribuisce tra tecnologie per l’automazione industriale e la componentistica elettronica.

Il Cile detiene il 22% delle riserve mondiali di rame e il 48% di quelle di litio. Nel settore energetico il 62% della capacità installata in Cile proviene da fonti energetiche rinnovabili (tra queste 22,3% idroelettrica, 24,1% solare, 13,0% eolica). La Strategia nazionale per l’idrogeno verde prevede opportunità di investimento per circa 475 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Il Piano governativo 2024-2028 ha stanziato 17,6 miliardi di dollari, destinati a migliorare trasporti, sviluppo urbano, infrastrutture aeroportuali e sicurezza idrica.

Mariarosaria Fragasso, responsabile dell’Area Relazioni esterne e Studi di ANIE, è intervenuta al tavolo con le Università cilene per testimoniare le strette sinergie del sistema imprenditoriale italiano con il mondo dell’università e della ricerca.

Argentina guarda alla ricerca e innovazione

L’Argentina possiede ingenti riserve di gas naturale, idrocarburi non convenzionali e litio, oltre a condizioni favorevoli per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

Le condizioni idrogeologiche rendono il Paese particolarmente adatto all’installazione di impianti geotermici.

Circa due terzi dell’elettricità proviene da impianti termici convenzionali, mentre il restante fabbisogno è coperto da impianti idroelettrici, nucleari e da fonti rinnovabili in crescita.

Le esportazioni lombarde di tecnologie italiane verso l’Argentina vedono una prevalenza dei comparti dell’elettromeccanica (per il 45% del totale esportato), a cui seguono le tecnologie per la digitalizzazione e l’automazione industriale (35%) e per l’edilizia (19%).

Le opportunità del Brasile

Il Brasile ha oltre l’83% della produzione complessiva di energia prodotta da fonti rinnovabili, ma prevede investimenti nella filiera dell’oil&gas per 175 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2030.

Il Piano “Nova Indústria Brasil“, avviato nel 2024, prevede investimenti per 56 miliardi di euro entro il 2026, con focus su edilizia, mobilità sostenibile e digitalizzazione dell’industria.

Parallelamente, il “Programma di Accelerazione per la Crescita“, con un budget di oltre 254 miliardi di euro fino al 2026, finanzia più di 3.000 progetti infrastrutturali in settori chiave come trasporti, mobilità urbana e sostenibilità ambientale. Scenari importanti per l’export nazionale.


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