“Abbiamo bisogno di capire quanto sia fondamentale la terra in ogni nostra giornata di vita sul pianeta, quanto sia determinante per la sopravvivenza di ogni essere vivente. Dovremmo imparare a camminarci sopra con rispetto, a usarla con delicatezza e a respingere ogni abuso”. È l’invito lanciato da Francesco Sottile, agronomo e membro del Board di Slow Food, in occasione della Giornata mondiale del suolo (World Soil Day) del 5 dicembre.
Il consumo di suolo
In Italia, a causa della cementificazione, perdiamo 2,4 metri quadrati di suolo al secondo. Nel 2022, abbiamo perso oltre il 10 per cento di suolo in più rispetto al 2021 (altri 77 chilometri quadrati), come ha evidenziato l’ultimo rapporto dell’ISPRA. E l’impermeabilizzazione del terreno, ricorda il WWF, aumenta l’esposizione dei cittadini al rischio idrogeologico.
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L’avanzata della desertificazione
All’impatto della cementificazione si aggiunge quello dell’agricoltura intensiva che, insieme ai cambiamenti climatici, sta favorendo l’avanzata della desertificazione. “È un problema sempre più complesso”, spiega il professor Sottile. “Basti pensare a un appezzamento di terra in cui si applica una lavorazione agroindustriale. Si coltiva una specie in modo esclusivo, eliminando la biodiversità naturale con scelte di monocoltura, e il suo perdurare negli anni richiede necessariamente l’uso di chimica di sintesi per il suolo. Richiede una meccanizzazione sempre più spinta. Senza tralasciare che, spesso, dà spazio a una forma di inquinamento legalizzata come lo sversamento dei fanghi da depurazione”, conclude il rappresentante di Slow Food. Un segnale di speranza arriva dalla COP28 di Dubai, dove 134 nazioni (fra cui la nostra) hanno firmato una dichiarazione per promuovere l’agricoltura sostenibile e i sistemi alimentari resilienti.
🌱#Giornatamondialedelsuolo. Senza terra non c’è vita. Per Slow Food chimica e cementificazione sono una minaccia per la sua (e la nostra) salubrità e per la biodiversità. #SlowFood #SlowWineFair2024https://t.co/JCTqvlUbao pic.twitter.com/buYDzfYzFl
— Slow Food Italia (@SlowFoodItaly) December 5, 2023
Suolo e acqua, fonti di vita
A causa di tutto questo, il 70 per cento dei suoli europei è in uno stato di cattiva salute. Una vera tragedia, se pensiamo ai servizi ecosistemici che vengono a mancare. Oltre il 95 per cento delle risorse alimentari è legato al suolo e all’acqua: ecco perché “Soil and water: a source of life” è il tema del World Soil Day 2023. Per quanto riguarda il suolo, in particolare, si stima che contenga tra il 25 e il 35 per cento circa della biodiversità totale, considerando tutti gli organismi viventi, tra cui i microrganismi che svolgono un ruolo fondamentale per il mantenimento della qualità del terreno e della sua fertilità.
La diversità di suoli nel nostro Paese
L’Italia, fra l’altro, è il Paese europeo con la maggiore diversità di suoli, spiega il WWF. Sul nostro territorio abbiamo 25 diversi tipi di suolo, rispetto ai 30 riconosciuti a livello globale dalla FAO. A tale diversificazione si associa una diversità biologica fino a dieci volte maggiore rispetto a quella degli altri Paesi europei. Questa straordinaria biodiversità contribuisce attivamente a numerosi servizi ecosistemici, tra cui la formazione del suolo stesso e la sua capacità di fornire e trattenere acqua ed elementi nutritivi, la regolamentazione di parassiti e malattie delle piante, il sequestro o la movimentazione di contaminanti. E ancora, dopo gli oceani, i suoli sono i più grandi serbatoi di carbonio e svolgono un ruolo cruciale nella mitigazione della crisi climatica.
L’importanza del riciclo dei rifiuti organici
“Il suolo svolge un ruolo decisivo nel turnover del carbonio e, quindi, nella cattura e nel potenziale stoccaggio di CO2. In questo senso, è fondamentale sostenere il recupero di materia da ogni rifiuto organico compostabile, promuovendo la centralità dei fertilizzanti organici, con particolare attenzione a quelli che derivano dalla trasformazione dei rifiuti a matrice organica”. A spiegarlo è Massimo Centemero, direttore del Consorzio Italiano Compostatori (CIC) che, per il 5 dicembre, ha organizzato un evento sul tema.
La #GiornatadelSuolo2023 si svolge con il patrocinio di 👉 @mase_it, #BergamoBrescia2023, @ComunediBergamo, @CONAF_, @ECNetwork, Fondazione MIA, @cluster_spring, SOS SOIL – Save Organics in Soil. #dallaterraallaTerra #WordlSoilDay pic.twitter.com/e6CoLlOxjB
— Consorzio CIC (@ConsorzioCIC) December 5, 2023
“Dalla trasformazione di questi rifiuti si ottengono più di due milioni di tonnellate di compost, fertilizzante organico che, restituito alla terra, nutre e alimenta la vita nel suolo e aiuta a contrastare il cambiamento climatico. Si calcola che, nel 2021, il settore del riciclo organico abbia infatti contribuito a stoccare nel terreno circa 600mila t di sostanza organica, risparmiando 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente/anno rispetto all’avvio in discarica”.
Il legame fra vino e terroir
Anche Slow Food ha in programma diversi appuntamenti da segnare in agenda. La rigenerazione del suolo sarà al centro di Slow Wine Fair 2024, a Bologna dal 25 al 27 febbraio: del resto, il concetto di terroir è fondamentale nell’ambito della produzione vitivinicola, visto che il suolo è uno degli elementi che consentono ai vitigni di esprimere le loro incredibili varietà di aromi. Sono previste tre conferenze online di avvicinamento con studiosi di tutto il mondo, a partire da quella del 6 dicembre alle 18:00 con Lydia e Claude Bourguignon, microbiologi dei suoli che da più di trent’anni dirigono il laboratorio di analisi indipendente LAMS.
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