Dotazione di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti, ampliamento del parco mezzi e assunzione di personale. Oggi la giunta capitolina ha approvato la delibera con cui viene dato il via libera al nuovo piano industriale pluriennale 2020-2024 di Ama.
Cosa prevede il piano industriale di Ama
Sono 300 i nuovi posti di lavoro previsti nel piano, di cui: 225 operatori ecologici e 20 cimiteriali, 40 meccanici e 15 operatori impianto.
Due i nuovi impianti di compostaggio per il trattamento della frazione organica che entro il 2024 saranno costruiti a Casal Selce e Cesano, in corrispondenza dei quali saranno organizzati anche centri del riuso. A questi si aggiungeranno due impianti di selezione del multimateriale e un nuovo impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb).
Altre risorse saranno destinate all’acquisto di 37mila cassonetti, 88 spazzatrici, 298 mezzi per la raccolta stradale e 459 mezzi leggeri per il servizio porta a porta, così da rimpiazzare i mezzi più vetusti. Il piano fissa l’obiettivo del 61% di raccolta differenziata per la Capitale entro il 2025.
Modelli di raccolta specifici per i municipi
Per raggiungerlo l’amministrazione punta su una pianificazione calata sul territorio grazie a modelli di raccolta differenziata pensati secondo le caratteristiche urbanistiche, economiche e sociali del municipio. “Non basta, infatti, aumentare i punti percentuali di raccolta differenziata, ma occorre incrementare la capacità di recupero delle materie prime seconde attraverso la realizzazione degli impianti a servizio della raccolta differenziata”, commenta in una nota stampa l’assessora ai rifiuti e al risanamento ambientale Katia Ziantoni. “In questa direzione si inseriscono i nuovi centri di raccolta che saranno implementati in misura consistente mirando a raggiungere il rapporto di 1 un centro ogni 70.000 abitanti, i due impianti di compostaggio di Casal Selce e Cesano, per il trattamento aerobico della frazione organica dei rifiuti, la realizzazione di due impianti di selezione del multimateriale leggero (plastica, metalli e carta)”.
Chiusi i bilanci 2017, 2018 e 2019
Nella giornata di oggi la giunta capitolina ha contestualmente approvato la delibera con cui vengono chiusi i bilanci 2017, 2018 e 2019 di Ama e dato il via libera al piano di risanamento. “Dopo Atac, salviamo un’altra azienda di Roma Capitale”, ha dichiarato in nota la sindaca Virginia Raggi. “Chiudiamo i conti con un passato in cui questa azienda è stata spolpata dalla politica, tracciamo una linea e rilanciamo il suo sviluppo industriale, affinché sia in grado di dare ai cittadini un servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti finalmente efficiente”.
“Sui bilanci necessaria un’operazione verità”
La sindaca ha anche detto che “è stata necessaria un’‘operazione verità’” e che sono state risolte “una serie di irregolarità che si sono accavallate nel corso degli ultimi 15 anni – e che abbiamo sottoposto anche alla valutazione della magistratura – scoprendo un buco di oltre 250 milioni di euro”. In particolare, riporta la nota stampa, sul bilancio 2017 vanno a incidere 23,65 milioni di euro per la svalutazione del valore immobiliare del Centro Carni, “con conseguente effetto negativo sul conto economico di 115,8 milioni di euro. Poi le attività di riconciliazione crediti-debiti con il socio che hanno determinato la costituzione di un fondo di svalutazione crediti di 115 milioni di euro. La restituzione al Comune di 156,6 milioni di euro di incassi Tari riscossi per conto di Roma Capitale”. Per quanto riguarda il bilancio 2018 emerge una perdita di 12 milioni di euro, determinante in questo caso l’incendio dell’impianto Tmb Salario. Infine, utile di 1,8 milioni di euro per il bilancio 2019.
Nuova vita per Ama con il piano di risanamento
Il piano di risanamento, difatti, prevede da parte di Roma Capitale 256,4 milioni di euro destinati a coprire i buchi di bilancio. Di questi, 106,4 milioni di euro derivano dalla rinuncia a crediti di Roma Capitale e 150 milioni di euro dalle disponibilità liquide. In aggiunta, ci saranno interventi di investimento ed efficientamento attraverso la razionalizzazione dei costi e la realizzazione di interventi straordinari previsti nel piano industriale.
“Oggi inizia la nuova vita di Ama per avere un futuro di conti in ordine e investimenti produttivi”, commenta l’assessore al bilancio e al coordinamento strategico delle partecipate Gianni Lemmetti. “In questi anni abbiamo detto ‘no’ a consuntivi fasulli, perché pretendevamo per Ama bilanci veri e corretti. Per questo, nonostante le difficoltà, abbiamo preferito mettere le mani in un pantano di indistinti rapporti infragruppo, partite finanziarie sospese da decenni, risanamenti aziendali falliti. L’approvazione dei consuntivi 2017-2019 è un successo prima di tutto della città”.
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