Nucleare nel Pniec, Salvemini: “per fine giugno i risultati della piattaforma di studio”

Domani il Mase parteciperà al primo appuntamento della Alleanza industriale sugli small nuclear reactor, di iniziativa europea

Nucleare nel Pniec, sì o no. Per definire il mix energetico italiano che sarà oggetto del Piano energia e clima, Pniec, sono al lavoro gruppi di lavoro specializzati per la “Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile”, che fanno capo al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica con il supporto di RSE ed ENEA. Ogni gruppo di lavoro singolo fa capo all’ ENEA.

Un lavoro che guarda all’oggettività dei dati, il cui obiettivo, ricorda Francesca Salvemini, Capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica, MASE, è portare i numeri e gli scenari possibili alla politica, fornendo le basi scientifiche utili a definire il mix energetico italiano da stabilire nel Pniec. Questo nuovo approccio è reso possibile dal fatto che la tecnologia nucleare “è diversa dal passato”.

Una sinergia in cui si stanno elaborando scenari di sviluppo attraverso una suddivisione della piattaforma di analisi in diversi gruppi di lavoro. I risultati si avranno per fine giugno in cui potremmo vedere anche un 10% del nucleare come suggerito per il Pniec.

Insomma per dirla con le parole di Gilberto Dialuce, presidente Enea “negli scenari, il nucleare rientra“. Un approccio dovuto alle attuali generazioni in attesa della fusione nucleare per “guardare al presente non al futuro”.  

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E’ quanto è stato presentato oggi a un incontro voluto da Enea per fare chiarezza sul nucleare detto sostenibile di nuova generazione.

Nucleare nel Pniec,

Nasce l’Alleanza industriale sugli small nuclear reactor

Un elemento su cui il Mase è operativo anche nella sua partecipazione attiva nella Alleanza industriale europea sugli small nuclear reactor, il cui primo appuntamento sarà domani. 

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L’Alleanza ha lo scopo di favorire l’applicazione dei piccoli reattori” sottolinea Salvemini che anticipa come al momento su circa 300 aziende iscritte, al Mase ne risultano circa 50 italiane. 

Il prossimo step è il quadro regolatorio

“La piattaforma nei due gruppi che si occupa di tecnologie sta valutando maturità, tempi e costi delle tecnologie che si affacciano sul mercato, per dare ai decisori un quadro suffragato dalla scienza”. Se la strada del nucleare sarà intrapresa, diventerà importante definire un quadro regolatorio o di governance per l’eventuale rientro del nucleare.

Sulla regolazione anche la stessa IEA si sta attivando per omologare e normalizzare la normativa su piano europeo.

Il ruolo strategico delle reti di trasmissione e delle microreti “isolate”

Uno scenario che vedrà sempre di più un ruolo attivo delle reti di trasmissione; come rimarca a margine dell’incontro a Canale Energia la Capo della segreteria tecnica del Mase. La Salvemini ricorda come Terna abbia un quadro chiaro della necessità di rinnovo della rete di trasmissione nazionale. Mentre per le comunità energetiche o per l’energia delocalizzata, le microreti potrebbero essere una risposta per fare efficienza nella rete.

Delle “microreti chiuse” in grado quindi di sopperire alla necessità di rendere capillare ed efficiente il mix energetico. Uno degli approcci per cui si potrà rendere efficiente ed efficace il mix energetico scelto. 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.