Più sicurezza e qualità dei trasporti, transizione ecologica del trasporto aereo, marittimo e terrestre, potenziamento delle infrastrutture e messa in sicurezza di quelle idriche, efficientamento del sistema portuale nazionale, revisioni al Codice della strada per aumentare la sicurezza e velocizzare le procedure amministrative, interventi innovativi di rigenerazione urbana, miglioramento dei servizi ai cittadini grazie alla digitalizzazione delle pratiche presso le motorizzazioni. Sono queste le sostanziali novità della conversione in legge del decreto Mims riguardante gli investimenti infrastrutturali e i sistemi di mobilità sostenibile, approvata il 3 agosto scorso.
È in tema di sicurezza e qualità dei trasporti che la legge prevede numerose azioni, tra cui il rafforzamento dei controlli sui lavori di manutenzione dei servizi di trasporto pubblico locale (Tpl) a impianti fissi, come le metropolitane, e dei servizi ferroviari regionali.
Mims: trasporto aereo, ferroviario, marittimo e Tpl
Vengono stabiliti nuovi criteri per l’uso del fondo nazionale per il Tpl: 4,9 miliardi di euro sono ripartiti sulla base di quelli finora utilizzati, 75 milioni vengono distribuiti secondo criteri innovativi (costi standard e livelli adeguati dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale) e 15 milioni sono dedicati alla sperimentazione di nuove soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane.
Viene garantita la continuità dei servizi marittimi con le isole della Regione Siciliana attraverso un contributo straordinario volto a compensare l’aumento dei costi del carburante, potenziata la metropolitana di Catania e assicurato il funzionamento della funivia di Savona San Giuseppe di Cairo, dedicata al trasporto di carbone e rinfuse solide dal porto di Savona e attualmente interessata da un intervento di ripristino a valere su risorse messe a disposizione dal Mims, così da ridurre l’impatto ambientale dei servizi sostitutivi di trasporto su gomma. Inoltre, alla realizzazione di interventi di ammodernamento delle ferrovie regionali e all’acquisto di materiale rotabile vengono destinati 150 milioni di euro sul periodo 2023-2025.
Sono inoltre previste semplificazioni e accelerazione delle procedure per la valutazione dei piani di sviluppo degli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia Tessera, così da rafforzare l’interconnessione tra il sistema ferroviario e il trasporto aereo e supportare interventi di mitigazione e di miglioramento della sostenibilità ambientale. Tempi più rapidi e procedure semplificate sono previsti anche per la Via dei piani di sviluppo degli altri aeroporti di interesse nazionale.
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Incentivi per nautica da diporto e mobilità elettrica
Per la prima volta vengono introdotti incentivi a livello nazionale per favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto, finalizzati alla sostituzione di motori endotermici con quelli elettrici, mentre per favorire lo sviluppo delle comunità energetiche nelle isole minori con impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, i siti e gli impianti delle società di gestione aeroportuale degli aeroporti delle isole minori sono inseriti tra le aree idonee all’installazione di tali impianti (decreto legislativo 199/2021).
Per favorire la mobilità sostenibile, le macchine elettriche ad uso di persone con disabilità potranno circolare nelle piste ciclabili, oltre che nelle aree pedonali, mentre viene consentito ai titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate, rispetto alle attuali 3,5. Viene poi attribuita una qualificazione giuridica alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici e alla loro collocazione nelle diverse aree della sede stradale, a seconda della tipologia di strada (in particolare, le colonnine di ricarica collocate nelle aree di servizio vengono ricomprese nelle ‘pertinenze di servizio’).
Infine, per accelerare gli investimenti a valere sui fondi statali e sul Pnrr per il rinnovo dei mezzi destinati ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale viene eliminato l’obbligo di cofinanziamento a carico degli enti territoriali.
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Efficientamento del sistema nazionale della portualità
Con la riforma, viene adeguata anche la disciplina sulla tassazione delle Autorità di sistema portuale (Adsp) alla normativa comunitaria. In particolare, viene stabilito che le Adsp rientrano tra i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società, nei confronti delle quali il presupposto d’imposta si verifica in modo unitario e autonomo. Inoltre, non costituisce esercizio di attività commerciale l’attività di prelievo autoritativa delle tasse di ancoraggio, di quelle portuali sulle merci sbarcate e imbarcate e per il rilascio delle autorizzazioni.
Ciascuna Autorità determina l’importo delle tasse all’interno dei limiti previsti con decreto del Mims di concerto con il Mef, destinando lo stesso alla copertura dei costi per la manutenzione e lo sviluppo delle parti comuni dell’ambito portuale destinate, tra le altre, alla difesa del territorio, al controllo e alla tutela della sicurezza del traffico marittimo e del lavoro in ambito portuale, alla viabilità generale e al mantenimento dei fondali.
Infine, nel più ampio disegno di efficientamento del sistema nazionale della portualità da parte del Mims, il porto di Termoli viene inserito tra quelli dell’Adsp del mare Adriatico meridionale, il porto di Vasto tra quelli del mare Adriatico centrale, il porto di Sciacca del mare di Sicilia occidentale e il porto di Pozzallo nell’Adsp del mare di Sicilia orientale.
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