Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) ha illustrato durante un seminario, l’approccio innovativo che sarà utilizzato dallo stesso ministero per la valutazione di progetti sulle nuove opere pubbliche da realizzare. Sarà un approccio vicino ai principi europei del Next generation EU e, soprattutto, con le nuove linee guida del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) in merito alla valutazione degli investimenti pubblici secondo indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Il nuovo orientamento del Cipess
Il nuovo orientamento del Cipess, oltre alle dimensioni economiche e finanziarie, avrà una visione complessiva degli aspetti sociali e ambientali e degli impatti generati da questi investimenti.
“Il seminario di oggi ha consentito di illustrare in modo integrato l’indirizzo assunto dal ministero nel corso dell’ultimo anno per realizzare un cambiamento significativo e strutturale delle modalità di programmazione e valutazione dei progetti infrastrutturali e delle reti di mobilità nella direzione dello sviluppo sostenibile, come impone anche il cambio di nome del ministero”, ha sottolineato il ministro Enrico Giovannini. “Con questa iniziativa viene avviato un confronto con la comunità scientifica, le organizzazioni della società civile e gli addetti ai lavori sul percorso intrapreso, anche al fine di ricevere proposte per migliorare gli strumenti di cui il ministero si sta dotando. Il perseguimento della transizione digitale e di quella ecologica, aggiunge il ministro, deve essere riflesso nel modo in cui si selezionano le infrastrutture da realizzare e nel modo di realizzarle, così da renderle resilienti al cambiamento climatico, contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, migliorare la qualità dei servizi per i cittadini e le imprese, ridurre le disuguaglianze territoriali, nel rispetto del principio del not significant harm posto alla base di tutto il quadro finanziario europeo 2021-2027”.
Durante il seminario, sono state discusse le linee guida per l’elaborazione dei documenti di valutazione ex-ante delle opere pubbliche, anche quelle relative al nuovo Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) per gli interventi inseriti nel Pnrr, nonché le linee guida operative per la valutazione dei progetti in ambito ferroviario. Entrambi i documenti confermano l’importanza dell’analisi costi-benefici, allargandola anche alla valutazione di impatto ambientale, in particolar modo in termini di gas climalteranti.
I nuovi elementi inseriti nelle linee guida
É la prima volta che nelle linee guida sono stati inclusi elementi di analisi degli impatti ambientali, in particolare il rispetto del principio del “Do not significant harm”, di natura sociale e di governance.
Al centro di questa innovazione, anche la proposta di revisione del processo di pianificazione delle opere pubbliche, attraverso l’introduzione di strumenti che aiutino a definire meglio le priorità e il monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori. La proposta si incentra in particolare modo sul rafforzamento della coerenza con le politiche nazionali, ma soprattutto europee, dei singoli interventi programmati. In quest’ottica, vengono identificati gli investimenti che il ministero dovrebbe fare per dotarsi di adeguate competenze professionali.
La centralità del dibattito pubblico
Nel processo di selezione delle opere da realizzare, continuerà ad essere importante l’istituto del dibattito pubblico, tramite il coinvolgimento dei diversi portatori di interesse. Sono state inoltre presentate le linee guida adottate nei mesi scorsi dalla apposita Commissione presso il ministero e l’esperienza maturata in merito ai processi di dibattito pubblico sulle opere del Pnrr.
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