Consiglio e Parlamento hanno raggiunto l’accordo sugli imballaggi. L’obiettivo è rendere gli imballaggi più sostenibili e ridurne i rifiuti.
La proposta considera l’intero ciclo di vita degli imballaggi. Stabilisce requisiti per garantire che l’imballaggio sia sicuro e sostenibile, richiedendo che tutti gli imballaggi siano riciclabili e che la presenza di sostanze pericolose sia ridotta al minimo.
Stabilisce inoltre requisiti di “armonizzazione dell’etichettatura” per migliorare l’informazione dei consumatori.
Vengono fissati obiettivi vincolanti per il riutilizzo, e la limitazione di alcuni tipi di imballaggi monouso che andranno ridotti al minimo.
L’accordo raggiunto il 4 marzo è provvisorio, in attesa dell’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni.
L’Italia poco rappresentata nell’accordo imballaggi
Scettica la posizione dell’Italia, come già accaduto in occasione dell’accordo al Consiglio europeo, il nodo da sciogliere come dichiara la viceministro all’Ambiente e Sicurezza Energetica Vannia Gava in una nota è sulla “deroga orizzontale”.
“Parziale soddisfazione per la deroga orizzontale agli obblighi di riuso e alle restrizioni che sono state circoscritte. E’ chiaro che non è abbastanza e serve ancora un surplus di riflessione” commenta aggiungendo però soddisfazione rispetto “alcuni punti” su cui il Trilogo va incontro alle “posizioni dell’Italia”. Il che secondo la Viceministra “conferma la bontà delle nostre proposte per tutelare ambiente e imprese”.
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