Analisi della domanda e del potenziale geominerario legato all’estrazione urbana, rafforzamento dell’economia circolare, ricerca e innovazione: queste le linee di intervento italiane in tema di approvvigionamento di materie prime.
Lo ha spiegato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Vertice di alto livello sui minerali critici organizzato dall’Agenzia internazionale per l’energia (conosciuta con l’acronimo inglese IEA), il 28 settembre a Parigi.
Il ruolo dell’ecodesign
“Lo strumento principe resta l’ecodesign, ripensando le filiere fin dalla progettazione per la ricerca di materiali sostitutivi, ma anche per tecnologie energetiche più durevoli, riparabili, net-zero e riciclate al 100 per cento”, ha dichiarato il Ministro. “A fianco dell’estrazione, il riciclo rappresenta una realtà per molte materie prime critiche” e costituisce “una vera e propria miniera urbana”.
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Le materie prime critiche per la transizione energetica
Il summit dell’IEA ha riunito nella capitale francese i rappresentanti di quasi cinquanta Paesi, oltre agli esponenti della società civile e ai principali leader del mondo imprenditoriale e finanziario. “Garantire forniture sicure e sostenibili di minerali essenziali per la transizione energetica è rapidamente diventata una priorità assoluta per governi, aziende e investitori di tutto il mondo”, ha commentato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA.
“Lavoriamo su questo tema da anni e stiamo espandendo e approfondendo il nostro lavoro per aiutare tutte le nazioni a sviluppare catene di approvvigionamento di energia pulita robuste e resilienti”. L’agenzia, difatti, sta lavorando allo sviluppo di una divisione specializzata proprio sul tema della sicurezza energetica e dei minerali critici, ai quali ha dedicato un primo report nel mese di luglio.
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Le sei priorità secondo l’IEA
Dalle discussioni tenutesi al vertice sono emerse sei azioni prioritarie per assicurare una fornitura sostenibile di materie prime critiche:
- favorire la diversificazione delle catene di approvvigionamento;
- investire nel riciclo e nelle tecnologie volte a mitigare l’impatto ambientale dell’estrazione;
- garantire la trasparenza dei prezzi sul mercato;
- aumentare la disponibilità di dati affidabili;
- prevedere incentivi per le pratiche più sostenibili;
- promuovere la cooperazione internazionale.
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