Arriva nella manovra finanziaria 2018 il “bonus verde” con detrazioni del 36% per la cura del verde privato, come terrazzi e giardini, anche condominiali. Il provvedimento varrà anche per i lavori legati agli impianti di irrigazione e al recupero del verde di giardini di interesse storico.
Meno smog e città più verdi
La misura punta a ridurre i livelli di polveri sottili delle città italiane, dove ci sono in media 31,3 mq di verde urbano per abitante: si va dai 15,9 mq di Roma ai 17,2 di Milano fino ai 21 di Torino. Solo il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia è green, pari a oltre 567 mln di mq (dati Istat). “Si utilizza finalmente la leva fiscale per riconoscere i benefici che derivano alla collettività dalla cura e dagli investimenti privati nel verde“, sottolinea la Coldiretti in una nota. Difatti, evidenzia l’Associazione, una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 gr di polveri sottili mentre un ettaro assorbe circa 20 kg di polveri e smog in un anno.
Al via #bonusverde: detrazioni del 36% per la cura giardini e terrazzi. Misura contro l’inquinamento e opportunità per nostro florovivaismo pic.twitter.com/6HIO9BJ6gP
— Maurizio Martina (@maumartina) 16 ottobre 2017
Opportunità per il florovivaismo Made in Italy
“Si tratta anche di un importante sostegno al settore florovivaistico Made in Italy”, prosegue la Coldiretti in nota. Le aziende florovivaistiche italiane sono 27.000, con 100.000 occupati, specializzate nella coltivazione di oltre 2.000 specie vegetali. Il comparto vanta un valore di produzione di circa 2,5 miliardi di euro e nel 2016 ha registrato un saldo attivo negli scambi di circa 230 mln di euro.
Il frutto del lavoro di squadra della filiera
“Un risultato raggiunto grazie a un bel lavoro di squadra che ha coinvolto tutta la filiera composta da associazioni di vivaisti, floricoltori, progettisti del verde, tecnici, impiantisti, giardinieri e chiunque operi nel settore piante e giardini“, ha rimarcato in nota stampa il Presidente della Federazione di prodotto florovivaistico di Confagricoltura Francesco Mati. L’augurio è che sia “il primo di tanti passi da compiere per raggiungere il livello di qualità nel verde pubblico e privato presente negli altri Stati europei“, ha concluso Mati.
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