L‘ultima bozza di testo sul nuovo obiettivo del finanziamento per il clima, la cui contrattazione è in corso a COP29 a Baku, ha suscitato un “cauto ottimismo” tra le nazioni sviluppate e in via di sviluppo, secondo il portale di news della COP29.
The COP29 Presidency has published a first set of substantially streamlined texts on critical mandates, including the #NCQG.
Read here: https://t.co/TGAp0TNCPC #COP29 #COP29Azerbaijan pic.twitter.com/TQmkugRJoL
— COP29 Azerbaijan (@COP29_AZ) November 21, 2024
Si tratterebbe di un accordo storico che al momento è stato semplificato in sole 10 pagine. Stando alle fonti si potrebbe presto rivolgersi al negoziato in corso come di “Baku Breakthrough.”
⚡️From Baku COP29 to the Baku Breakthrough!
The streamlined 10-page draft on the New Climate Finance Goal unveiled at #COP29 sparks cautious optimism. Dubbed the ‘Baku Breakthrough,’ it emphasizes equity, grants, and sovereignty. A historic deal may be within reach. 🌍…
— COP29 News (@Cop29News) November 21, 2024
Responsabilità comuni ma differenziate:
alcuni punti della bozza sul finanziamento per il clima
Il finanziamento deve essere accessibile, prevedibile e non indurre il debito. Si richiedono inoltre sovvenzioni o condizioni equivalenti per garantire adeguatezza ed equità nell’affrontare le sfide climatiche che devono affrontare i paesi in via di sviluppo.
Il testo allo stato attuale sottolinea il principio delle responsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità, riconoscendo le diverse circostanze nazionali dei paesi partecipanti. Altro aspetto il rispetto della sovranità e del lavoro in collaborazione per affrontare la crisi climatica globale.
Decide inoltre di continuare a mobilitare il sostegno per gli sforzi trasversali,
includendo la trasparenza, la preparazione, il rafforzamento delle capacità e lo sviluppo tecnologico il suo trasferimento.
L’impegno a garantire che i finanziamenti per il clima passino dai paesi sviluppati ai paesi in via di sviluppo, come ha sottolineato anche ieri Wopke Hoekstra, commissario europeo per l’Azione per il clima, in conferenza stampa in Azerbaigian, come sia necessario assicurarsi che “i più vulnerabili siano quelli che ricevono effettivamente i fondi e vengono aiutati”.
Resta al centro il settore privato per cui si invita a lavorare con esso “per continuare a sviluppare nel settore privato investimenti in azioni di mitigazione e adattamento in tutte le regioni geografiche e settori, in particolare nei paesi in via di sviluppo”.
Ai paesi sviluppati tra i punti si chiede:
a) Passaggio da bilanci annuali a pluriennali e programmazione a lungo termine delle
finanziamento del clima;
(b) razionalizzare il processo di approvazione del bilancio di sostegno ai cambiamenti climatici;
(c) Dare priorità al sostegno ai cambiamenti climatici come categoria di bilancio distinta
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