Papera Plastica Marine LitterIniziative di pulizia di spazi verdi pubblici e di alcune spiagge, ma anche aperitivi e pic nic dove la plastica monouso è bandita. Sono alcune delle attività organizzate da Greenpeace in occasione della “Plastic Free Week”, l’evento che si svolgerà dal 3 all’8 luglio nelle più importanti città italiane: tra le altre, Milano, Palermo, Trieste, Bari, Bologna, Firenze e Catania.

Intervenire sugli imballaggi

Gli eventi in programma durante la “Plastic Free Week” dimostrano come sia possibile fare a meno della plastica monouso durante un aperitivo o un pic nic con gli amici, utilizzando stoviglie riutilizzabili e lavabili” sottolinea in una nota Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace.

Tuttavia, per ottenere un rapido cambiamento che risponda al grave inquinamento dei nostri mari è necessario che le grandi aziende, consapevoli che è impossibile riciclare tutta la plastica, la smettano di inondare il mercato con enormi quantitativi di imballaggi, avviando programmi per la drastica riduzione dei quantitativi di plastica monouso immessi sul mercato” conclude Ungherese.

Plastic Radar

Durante i vari eventi i cittadini potranno diventare parte attiva nella lotta all’inquinamento da plastica grazie a Plastic Radar, il servizio lanciato dall’associazione nelle scorse settimane per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. Per partecipare si può mandare un sms su wattsapp al numero di Greenpeace +39 342 3711267. Al momento sono già arrivate  migliaia di segnalazioni e i risultati, raccolti ed elaborati, sono già disponibili sul sito.

Imballaggi, riciclo nel 2017 è al 43%

Secondo gli ultimi dati di Greenpeace, il riciclo degli imballaggi nel nostro Paese è passato dal 38% del 2014 al al 43% del 2017. Purtroppo però la quantità di imballaggi non riciclati è rimasta invariata: nel 2014  il dato era pari a 1.292 milioni di tonnellate e nel 2017 il valore era 1.284 milioni di tonnellate. A livello complessivo attualmente nel nostro Paese di tutti degli imballaggi immessi sul mercato, il 40% viene riciclato, mentre un altro 40% va negli inceneritori e un restante 20% viene immesso in discarica o viene disperso nell’ambiente. 


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