Legge sul Monitoraggio del Suolo, al via i negoziati con il Consiglio europeo

“Un suolo sano è fondamentale per avere cibo di qualità, acqua salubre, nonché per contrastare l’inquinamento e gli effetti sempre più drammatici del cambiamento climatico”, ha commentato Annalisa Corrado della Commissione ENVI

La Commissione ENVI del Parlamento europeo ha annunciato il 21 ottobre l’avvio dei negoziati interistituzionali con il Consiglio europeo riguardo alla Legge sul Monitoraggio del Suolo (Soil Monitoring Law). Si tratta di uno strumento volto a guidare l’UE verso l’obiettivo di avere suoli sani entro il 2050.

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Foto Pixabay

“Siamo estremamente soddisfatti per il voto favorevole in Commissione, che apre già in questi giorni la fase di negoziazione con il Consiglio europeo, fondamentale per arrivare presto all’approvazione definitiva della legge, pilastro del Green Deal europeo”, ha commentato Annalisa Corrado, membro della Commissione ENVI e responsabile per la conversione ecologica nella segreteria nazionale del PD.

Gli obiettivi della nuova legge sul suolo

La legge fornirà una definizione armonizzata del concetto di salute dei suoli, e istituirà un quadro di monitoraggio completo e coerente che punti a bonificare i siti contaminati, a promuovere la gestione sostenibile del suolo e arrestarne il consumo. In Europa si contano attualmente circa 2,8 milioni di siti contaminati, principalmente da attività industriali e di smaltimento dei rifiuti.

Sebbene 80mila siti siano stati bonificati nei Paesi in cui i dati sono già disponibili, i metalli pesanti e gli oli minerali rimangono i principali contaminanti, causando un degrado del suolo che costa oltre 50 miliardi di euro l’anno e contribuisce con 64 MtCO2e alle emissioni comunitarie di gas serra.

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“Il suolo è una risorsa insostituibile e non rinnovabile, da cui dipendono le nostre vite in maniera strettissima. Un suolo sano è fondamentale per avere cibo di qualità, acqua salubre, nonché per contrastare l’inquinamento e gli effetti sempre più drammatici e dirompenti del cambiamento climatico – di cui in questi giorni, in Italia, siamo tutti testimoni”, ha aggiunto Corrado.

Il contrasto del dissesto idrogeologico in Lombardia

Sempre il 21 ottobre, la Giunta regionale della Lombardia ha approvato una delibera che prevede lo stanziamento di oltre 15 milioni di euro da destinare a interventi di contrasto del dissesto idrogeologico in quattro Comuni: Val Brembilla (Bergamo), Bema (Sondrio), Gargnano e Vione (Brescia).


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