Vince l’avveniristica Citylife la sesta edizione del concorso fotografico indetto da Quotidiano Energia realizzata da Alessandro Alfano.
“Ogni anno scegliamo un tema sfidante parlare di transizione energetica non è semplice” Sottolinea l’AU di Gruppo Italia Energia srl editore della testata Camilla Calcioli nel corso del webinar in cui è stata annunciata la foto vincitrice che si è svolto ieri 22 aprile. “L’obiettivo di questa manifestazione è anche permettere a noi di comprendere come cambiamenti così grandi siano percepiti da tutti“.
“Le politiche climatiche possono essere un’occasione importante anche per riqualificare gli ambienti urbani in cui molti di noi viviamo” sottolinea la direttrice di Quotidiano Energia Romina Maurizi “anche per una migliore vivibilità degli spazi urbani è anche un obiettivo 2030 dell’uomo” conclude. “Una fotografia può valere come molti articoli” sottolinea Cristina Corazza, responsabile Unità Relazioni e Comunicazione di Enea che ha patrocinato l’iniziativa.
Non a caso quest’anno il concorso ha previsto anche una menzione speciale per la foto di Mithail Afrige Chwdhury da Dhaka. “Un piccolo atto di ribellione e reinvenzione, di una piccola salutare provocazione creativa. Sullo sfondo di una città orientale anonima nella massificazione delle abitazioni e spenta in un monocromatismo sostanziale, un telo con un paesaggio di una natura ideale (e un po’ pacchiana) serve a creare una realtà colorata, una speranza di possibile maggiore armonia, alla cui ombra mettere in scena un dejeuner sul cemento simbolico” spiega la direttrice di QE illustrando le motivazioni al premio.
In questo contesto al sfida delle città è colta dalla immagine vincitrice del concorso fotografico di QE. Un’immagine che rappresenta “una città in transizione e da un puntò di vista diverso” come sottolinea Giancarlo Zema, di Zema Design Group, membro della giuria. Rispetto Citylife “Ci auguriamo che rappresenti delle linee guida di quello sarà la sostenibilità delle città nel futuro. Le città dovranno essere dei grandi parchi urbani ora il verde è parte integrande se non la parte principale delle progettazioni”.
“In questa immagine volevo rappresentare due concetti” spiega il fotografo Alfano “I bambini, i giovani che sono il futuro del nostro Paese. I pali colorati che idealmente rappresentano l’energia che scorre e il benessere delle persone”. Che rimarca come nella immagine l’intento sia stato il rappresentare lo sviluppo green delle smart city, la progettazione degli spazi verdi, l’ideazione degli spazi comuni e servizi per il tempo libero per una società più inclusiva.
Il ruolo delle città nella transizione energetica
“Non ci può essere una transizione energetica efficace senza le città sostenibili” rimarca Paolo Arrigoni presidente del GSE intervenuto alla iniziativa. “Giocano un ruolo importante le amministrazione comunali anche per migliorare competitività e attrattività del territorio. Serve mettere in campo dei progetti integrati possibilmente di rigenerazione urbana” aggiunge, ricordando le iniziative del GSE sulla geolocalizzazione delle infrastrutture di ricarica elettrica, certificati bianchi, meccanismo di efficienza energetica con il teleriscaldamento, rinnovabili e comunità energetiche.
Come Roma Capitale si prepara alla transizione energetica
e alla crisi climatica
“Come Roma Capitale ci siamo posti due obiettivi ricostruire lo scenario per intervenire a partire da dove è più importante” spiega Edoardo Zanchini dell’ufficio clima di Roma Capitale sottolineando le azioni di una città del clima per il clima. “A settembre abbiamo approvato il nostro piano clima. Contiamo nel 2024 di approvare il Climate city contract. Abbiamo provato a dare chiave di decarbonizzazione a tutti gli interventi del PNRR”. Anche l’innovazione delle comunità energetiche non è banale per le città. “Quello che viene fuori degli incentivi delle comunità energetiche dovrà restare con un valore in quei territori, Stiamo anche lavorando a un regolamento delle comunità energetiche per coinvolgere i modo diretto, il mondo del terzo settore”. L’obiettivo è che il cambiamento non lasci nessuno indietro.
Il Patto dei sindaci europeo, una rete di sostegno per sindaci
e città nella transizione energetica
Con l’Energy saving sprint il Patto dei sindaci ha dato alcune indicazioni a sindaci e città per affrontare a livello locale la sfida del Repower EU. Questa è solo l’ultima delle iniziative che la rete del Patto dei Sindaci mette a disposizione delle città per affrontare ed essere protagoniste della transizione energetica. Un ruolo che non è forse sempre percepito nel suo essere strategico al cambiamento come rimarca nel suo intervento Belinda Gottardi, la sindaca di Castel Maggiore nel policy board del Patto dei sindaci europeo.
“Il Green deal parte da delle azioni che spesso sono impopolari. Se devo coinvolgere i cittadini a scegliere un mezzo ecologico devo costruire piste ciclabili e siccome nessuno di noi ha un terreno vergine su cui agire devo rubare spazio alle auto e devo spiegare ai cittadini che le strade non sono delle auto” rimarca la Sindaca. “Di solito i cittadini si contrappongono a questo tipo di scelte e in questo i sindaci che sono eletti dai cittadini a volte si ritraggono. In un meccanismo che prevede dei meccanismi elettivi, tutto questo diventa complicato”. Difficoltà che sono superabili solo creando la cultura di questo processo che è poi il tema su cui verte anche l’iniziativa promossa dal Quotidiano Energia.
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